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464 Querciolo Mazzonis
Concepita in un periodo dottrinalmente fluido, la proposta riforma-
trice delle compagnie, per quanto non legata alle concezioni solafidei-
stiche che domineranno le istanze riformatrici dei decenni successivi,
può essere vista come una forma di vita cristiana specifica, non assi-
milabile né al cattolicesimo tradizionale né all’emergente ideologia
luterana. Nonostante le differenze soteriologiche, di status e delle
modalità attraverso cui promuovere il riformismo religioso, si vuole
mostrare, infine, come questo movimento, sotto il profilo delle conce-
zioni della vita cristiana, abbia significative affinità con gli ambienti
‘evangelici’ e ‘spirituali’. Tale corrispondenza, più che richiamare
influenze specifiche, testimonia ulteriormente dell’ampia diffusione e
della complessa articolazione degli ideali di riforma religiosa nel Cin-
quecento in Italia.
1. Il contesto spirituale delle compagnie
Nel corso del XV secolo, in un periodo di crisi di autorità della
Chiesa, all’interno di una varietà di tradizioni interconnesse tra loro,
quali il movimento dell’osservanza, l’umanesimo, la devotio moderna,
la teologia mistica renana e il misticismo femminile medievale, emer-
gono nuove concezioni riguardanti la vita cristiana. A partire da una
nuova attenzione data alle Scritture sacre, ai padri della Chiesa, al
monachesimo orientale e alla filosofia pagana, queste tradizioni pro-
muovono idee di orientamento ascetico e mistico e tese alla valoriz-
zazione della vita interiore. Nel primo Cinquecento tali concezioni
emergono in una molteplicità di ambienti ecclesiastici e laici in
diverse regioni del Nord e del Centro Italia, come nei monasteri
osservanti (benedettini, agostiniani, domenicani, francescani e dei
canonici lateranensi), nei circoli umanisti e neoplatonici (come quelli
di Marsilio Ficino, di Paolo Giustiniani e Pietro Bembo, o quelli di
simpatie erasmiane) e in conventicole di carattere profetico o mistico
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(come quelle savonaroliane o legate alle ‘sante vive’) . Tali ideali spi-
rituali raggiungono un più ampio pubblico tramite la stampa di trat-
tati ascetici e mistici di autori come Domenico Cavalca, Caterina da
5 Per delle panoramiche sull’osservanza in Europa, cfr. J. D. Mixons e B. Roest (eds.),
A Companion to the Observant Reform in the Late Middle Ages, Brill, Leiden-Boston, 2015.
Sui circoli umanisti, C. Vasoli, Le filosofie del Rinascimento, Mondadori, Milano, 2002.
Sulla teologia neoplatonica, C. Trinkaus, In Our Image and Likeness: Humanity and Divi-
nity in Italian Humanist Thought, 2 voll., The University of Chicago Press, Chicago, 1970.
Sul misticismo femminile in Italia, G. Zarri, Le sante vive. Profezie di corte e devozione
femminile tra ‘400 e ‘500, Rosenberg & Sellier, Torino, 1990. Sui rapporti tra devotio
moderna, umanesimo e osservanza cfr., M. Pellegrini, Religione e umanesimo nel primo
Rinascimento: da Petrarca a Alberti, Le Lettere, Firenze, 2012.
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Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)