Page 39 - Mediterranea-ricerche storiche, n. 47, dicembre 2019
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                   Una proposta di riforma della ‘vita christiana’ nel primo Cinquecento in Italia  463


                   nabiti, le angeliche e le orsoline sono stati sottratti alla prospettiva di
                   autoriforma assistenziale-educativa della Chiesa, sia in quanto oggetto
                   della repressione controriformistica e sia per la complessità dei loro
                   profili spirituali, dall’altra essi non hanno trovato chiara collocazione
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                   all’interno di questi dibattiti .
                      In questa sede, tenendo presenti le recenti acquisizioni storiografi-
                   che, si intende proporre un’analisi comparativa delle esperienze reli-
                   giose dei barnabiti, delle angeliche, delle orsoline, dei somaschi (cui ad
                   oggi non sono stati dedicati studi monografici di rilievo) e di alcune
                   confraternite stabilite da Carioni e Thiene, per approfondire l’analisi
                   del loro significato all’interno delle proposte di rinnovamento religioso
                   di primo Cinquecento. Il saggio innanzitutto ricostruisce le circostanze
                   della loro istituzione (avvenuta negli anni Venti e Trenta del Cinque-
                   cento, nelle città comprese lungo l’asse Milano-Venezia), evidenziando
                   le connessioni tra i fondatori e le loro relazioni con gli ambienti spiri-
                   tuali circostanti. Inoltre, attraverso un’analisi approfondita delle loro
                   concezioni spirituali all’interno dei dibattiti religiosi del tempo, si met-
                   terà in luce la logica e le specificità della loro concezione della vita cri-
                   stiana. Si intende mostrare come tali compagnie siano state un
                   movimento omogeneo impegnato nella diffusione di un peculiare pro-
                   getto di riforma religiosa, all’interno del quale appare particolarmente
                   significativo l’apporto dato da Battista da Crema.
                      Formate principalmente da semplici frati e preti che rifuggivano le
                   cariche ecclesiastiche, e da laici, uomini e donne, appartenenti alla
                   nobiltà urbana, al ceto mercantile, professionale e artigianale, tali com-
                   pagnie si dedicano non tanto alla riforma delle strutture della Chiesa,
                   quanto a quella della società cristiana nel suo complesso, promuo-
                   vendo una radicale conversione individuale e interiore alla via della
                   perfezione. Si sosterrà quindi che nelle loro compagnie i fondatori isti-
                   tuzionalizzano una concezione di vita cristiana ‘non-convenzionale’,
                   frutto di una sintesi originale e coerente di innovative istanze spirituali
                   promosse da diverse tradizioni religiose del Quattrocento e largamente
                   diffuse nei primi decenni del Cinquecento.




                   un più ampio studio sul Divino Amore considerato al di fuori della prospettiva jediniana
                   cfr. D. Solfaroli Camillocci, I devoti della carità. Le confraternite del Divino Amore nell’Italia
                   del primo Cinquecento, La Città del Sole, Napoli, 2002.
                      4  Sui barnabiti e le angeliche, si veda l’imprescindibile volume di E. Bonora, I conflitti
                   della Controriforma. Santità e obbedienza nell’esperienza religiosa dei primi barnabiti, Le
                   Lettere, Firenze, 1998; sulle angeliche, si veda anche R. Baernstein, A Convent’s Tale: A
                   Century of Sisterhood in Spanish Milan, Routledge, London and New York, 2002. Sulle
                   orsoline, Q. Mazzonis, Spiritualità, genere e identità nel Rinascimento: Angela Merici e la
                   Compagnia di Sant’Orsola (1474-1540), FrancoAngeli, Milano, 2007. Segnalerò nel corso
                   del volume altri contributi specifici sui fondatori e sui gruppi discussi.


                   n. 47                        Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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