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rilievo negli ambienti spirituali femminili veneziani di primo Cinque-
cento, vicino ai canonici lateranensi della città, ed editore di trattati
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di Suso, Giovanni Pico della Mirandola e Pietro da Lucca . Regino
è un ammiratore di Battista, di cui fa stampare la Via de aperta
verità nel 1523. Nel 1524, tuttavia, la collaborazione tra Carioni e
Thiene volge al termine. Quest’ultimo, infatti, seguendo il consiglio
dell’eremita camaldolese Paolo Giustiniani, comincia a nutrire dubbi
sul suo maestro e decide di unirsi al progetto di Carafa di istituire i
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teatini .
A quel punto, nel 1525, fra Battista, temendo probabilmente l’ac-
cusa di eresia, presenta alcuni suoi scritti a Clemente VII, ottenendone
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il beneplacito . Tra il 1527 e il 1529 le sorti del frate conoscono una
nuova svolta. In quegli anni, infatti, Battista conosce e dirige spiritual-
mente la contessa di Guastalla Ludovica Torelli (1500-1569) e un prete
appartenente alla nobiltà cremonese che aveva rinunciato ai propri
beni, Antonio Zaccaria. Nel 1530 il gruppo frequenta (forse con l’intento
di riformarlo) il cenacolo spirituale milanese dell’Eterna Sapienza nel
convento di S. Marta, dove avevano circolato le profezie della mistica
Arcangela Panigarola. Terminato questo periodo legato a esperienze
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confraternali , fra Battista lascia per sempre il convento domenicano
e, grazie al sostegno finanziario di Torelli, con la nuova comitiva fonda
i Figli e le Figlie di San Paolo (rispettivamente approvati nel 1533 e
1535).
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Nelle due compagnie, chierici, laici, uomini e donne , senza dover
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emettere voti seguono e cercano di diffondere la vita di perfezione deli-
neata nelle costituzioni (che prescrivono la lettura di autori come Cas-
siano, san Girolamo, Climaco, Herp, Cavalca, Caterina da Siena e dello
16 Su Regino cfr. G. Zarri, La promozione di libri religiosi in volgare nel primo Cinque-
cento: il caso dell’eremita Girolamo Redini, in Id., Libri di spirito cit., pp. 233-253.
17 Thiene però si distaccherà da Carafa nel 1536 (quando il futuro Paolo IV accetta
la porpora cardinalizia), per ritornare a una spiritualità più vicina al suo precedente
maestro: cfr. A. Vanni, Gaetano Thiene cit., pp. 117-124.
18 B. Fontana, Documenti vaticani contro l’eresia luterana in Italia, «Archivio della R.
Società Romana di Storia Patria», vol. 15 (1892), pp. 91-92.
19 Oltre ai gruppi visti finora, Carioni potrebbe anche aver ispirato la fondazione di
due ospedali per gli incurabili a Padova e a Brescia nel 1521 (quest’ultimo istituito da
Stella) e due confraternite chiamate ‘Amicizia’ nei primi anni Venti a Brescia e nel 1528
a Cremona (la prima di Stella e la seconda di Zaccaria). A Milano le idee del frate circo-
lano nella confraternita di S. Corona (cfr. E. Bonora, I conflitti della Controriforma cit.,
pp. 194-200).
20 Nei primi anni le due congregazioni contano circa 30 barnabiti (tra laici e religiosi,
molti dei quali nobili o notai) e 50 angeliche (cfr. ivi, pp. 287-290 e Baernstein, A convent
tale cit., pp. 50-51).
21 È significativo che Torelli stessa (su consiglio di Carioni) non abbia fatto professione
dei voti.
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Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)