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Una proposta di riforma della ‘vita christiana’ nel primo Cinquecento in Italia 469
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stesso Battista da Crema) . Le idee del frate continuano a plasmare la
vita della doppia congregazione anche dopo la sua morte nel 1534,
quando, sotto la direzione di Zaccaria e, soprattutto, della carismatica
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angelica Paola Antonia Negri , i paolini accentuano il proselitismo tra gli
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ambienti nobiliari a Milano, nel Veneto e in Emilia Romagna . Alla pro-
mozione della dottrina di Carioni e delle sue compagnie contribuiscono
anche il canonico regolare lateranense Serafino Aceti de’ Porti da Fermo
(1496-1540), che ne compendia i trattati e predica in diverse città, e l’in-
quisitore generale di Milano Melchiorre Crivelli (1486-1561), che auto-
rizza i trattati del frate e difende i barnabiti dalle accuse di eresia.
In connessione a Battista da Crema, agli ambienti osservanti, uma-
nisti e mistici femminili, vanno anche esaminate le figure carismatiche
del nobile laico veneziano Girolamo Miani e della ‘santa viva’ e terziaria
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francescana bresciana Angela Merici . Uomo dedito alla politica e alle
imprese militari, Miani si converte intorno al 1524, quando si mette
sotto la guida spirituale di un canonico lateranense della cerchia di
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Regino e comincia a frequentare l’ambiente dell’ospedale degli ‘incu-
rabili’ di Venezia, la cui spiritualità è influenzata dal pensiero di Carioni
(che allora risiede nel convento di SS. Giovanni e Paolo). Agli ‘incurabili’
prima, e all’ospedale dei Derelitti poi (dove è attivo dal 1527 al 1532),
Miani dirige la propria devozione verso i poveri, gli orfani e le prostitute.
L’opera caritativa di Miani ha il supporto di umanisti che sostengono
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le idee di Erasmo da Rotterdam , tra i quali spicca la figura di Primo
Conti, collaboratore di Miani a Como (nel 1535) e attivo nei decenni
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successivi nell’insegnamento agli orfani nelle case dei somaschi . Tra
i seguaci di Miani ci sono anche personaggi che negli stessi anni sono
legati ai barnabiti (come Francesco Corneliasca, fondatore di una con-
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gregazione di preti riformati) e alle orsoline .
22 Costituzioni, 8, in G. Cagni, Le Costituzioni di S. Antonio M. Zaccaria, «Barnabiti
Studi» 21 (2004), pp. 304-306.
23 M. Firpo, Paola Antonia Negri, monaca Angelica (1508-1555), in O. Niccoli (a cura
di), Rinascimento al femminile, Laterza, Roma-Bari, 1991, pp. 35-82.
24 E. Bonora, I conflitti della Controriforma cit., pp. 348-474.
25 Per un profilo biografico di Miani, F. Crucitti, Girolamo Miani, Santo, in Dizionario
Biografico degli italiani, Vol. 56 (2001), pp. 564-570. Su Angela Merici (appartenente a
una famiglia della piccola nobiltà decaduta), cfr. Q. Mazzonis, Spiritualità, genere, iden-
tità cit.
26 A. Nordio, Presenze femminili nella nascita dell’Ospedale degli Incurabili di Venezia,
«Regnum Dei», 120 (1994), pp. 27-28.
27 A. Nordio, L’ospedale degli incurabili cit., p. 173.
28 G. Bonacina, L’origine della Congregazione dei Padri somaschi. La Compagnia pre-
tridentina di san Girolamo Miani elevata ad Ordine religioso, Curia Generale Padri soma-
schi, Roma, 2009, pp. 88-96.
29 Su Corneliasca e Miani, cfr. L. Tacchella, La riforma tridentina nella diocesi di Tor-
tona, Genova, 1966, pp. 44-45.
n. 47 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Dicembre 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)