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Vincenzo Feo e il suo cotonificio 357
effetti l’anno dopo, esattamente il 9 marzo, nei locali della ditta Riet-
mann & Aellig si riunivano Pietro Aellig, unico proprietario della citata
ditta, e tre componenti della famiglia Feo (Vincenzo e i figli Andrea e
Francesco Paolo) per procedere, preliminarmente, allo scioglimento
della società 121 . Quindi, di seguito, si procedeva alla costituzione della
Società Anonima “Cotonificio Feo” 122 , che, questa volta, vedeva un vero
concorso di azionisti. Ai sopracitati venivano ad aggiungersi, infatti,
un piccolo gruppo di quattro “catanesi” e il cav. Onofrio Spasiano nella
veste di procuratore speciale 123 di una cordata di dieci “palermitani”.
La nuova società, della durata prevista di venticinque anni, salvo
proroga 124 , nasceva avente per oggetto «l’industria della filatura, torci-
tura, candeggio e tintoria» ed eventualmente – del tutto evidente il pro-
posito di perseguire una completa strategia di integrazione verticale –
«lo esercizio dell’industria della tessitura, nelle proporzioni e nei limiti
richiesti dallo sviluppo dell’industria principale» 125 . Allo scopo di pro-
cedere all’ingrandimento degli impianti essa acquistava dalla famiglia
Feo, per complessive L. 68.133,56, terreni e fabbricati sistematica-
mente acquisiti da Vincenzo Feo nel corso degli anni 1901-03 e siti
nella stessa contrada Mortilla 126 dove già aveva sede lo stabilimento
della precedente società, ovvero all’incrocio fra il prolungamento
dell’attuale Corso Italia (già viale Regina Margherita) e l’attuale via
121 Nell’occasione le due controparti nominavano liquidatore lo stesso Vincenzo Feo
e decidevano, altresì, di procedere alla stesura del bilancio finale, onde effettuare la
divisione delle attività sociali (Andct, Notaio Giovanni Monaco, Scioglimento di società, 9
marzo 1904).
122 Ivi, Contratto di società, 9 marzo 1904.
123 Così nella procura speciale redatta in Palermo il 2 marzo precedente presso il
notaio Antonio Noto Galati e allegata al contratto di società. Lo Spasiano, nato a Castel-
lammare di Stabia, era domiciliato a Palermo.
124 Società Anonima Cotonificio Feo, Statuto sociale, Galatola, Catania, 1904, art. 4, p. 4.
125 Ivi, art. 3, p. 3.
126 Trattasi dello stesso fabbricato del Cotonificio “Vincenzo Feo e C.” (= L. 44.015)
ed inoltre dei seguenti terreni e fabbricati per un valore complessivo di L. 24.118,56: 1)
l’utile dominio su un tratto di terreno con cascina acquistato il 30 dicembre 1901 e
confinante con proprietà dello stesso Feo; 2) l’utile dominio su un tenimento di case,
stalla, magazzino, cortile e altre pertinenze acquistato in data 4 aprile 1902 e confinante
con proprietà dello stesso; 3) un tratto di terreno di mq.1077,17 acquistato in data 8
giugno 1903 e confinante con proprietà dello stesso e con proprietà dei coniugi France-
sco Paolo Feo e Carmela Nicotra; 4) un fabbricato edificato su un tratto di terreno ac-
quistato il 26 agosto 1893, l’11 settembre 1900 e il 14 gennaio 1901 confinante con
proprietà del Cotonificio Catanese “Vincenzo Feo e C.”, una casina e un’altra proprietà
dello stesso Vincenzo Feo e con la già citata proprietà dei coniugi Feo-Nicotra. È da
precisare, tuttavia, che sulla nuova società vengono a pesare i canoni gravanti sul primo
e secondo lotto (= L. 9.264,54), il debito di L. 200 gravante sullo stesso secondo lotto e
quello di L. 5.904 sul terzo lotto, entrambi dovuti «per resto di prezzo non pagato».
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Agosto 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)