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              Giovanni nacque nel 1455, figlio primogenito di Alfonso V e di sua
           cugina Isabella di Coimbra. Nel 1471 partecipò alla conquista di Arzila e
           nel 1476 alla battaglia di Toro, in Castiglia. Al ritorno dell’Africano dalla
           Francia, egli, che era stato reggente durante l’assenza del padre, fu pro-
           tagonista della politica atlantica portoghese già ancora prima di salire al
           trono nell’agosto del 1481 con il nome di Giovanni II di Portogallo. Il suo
           regno fu abbastanza corto (meno di quindici anni, morirà infatti nel 1495)
           ma molto significativo. A seguito del trattato di Alcáçovas-Toledo del
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           1479 , l’espansione marittima condotta dal re proseguì a buon ritmo: nel
           1482 fu fondato il trading post di S. Jorge da Mina (nell’attuale Ghana),
           che avrà una enorme importanza per il commercio dei prodotti africani;
           fra il 1482 e il 1486 Diogo Cão proseguì con la esplorazione della costa
           occidentale africana, arrivando alla Serra Parda (attuale Namibia); nel
           1488 Bartolomeo Diaz passò quello che era allora conosciuto come cabo
           das Tormentas, nell’estremo sud dell’ Africa (l’attuale Cape Town, in
           Africa del Sud), e fu il primo europeo ad arrivare all’Oceano Indiano per
           nave. Sul piano interno, Giovanni fu un monarca impegnato nell’affer-
           mazione del poter regio, al punto da decretare la morte per i capi delle
           due principali casate nobiliari portoghese (Bragança e Viseu). A livello di
           politica esterna fu molto importante il matrimonio del figlio Alfonso con
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           Isabella, la figlia maggiore dei Re Cattolici , e la sottoscrizione del trattato
           di Tordesilhas, nel 1494, culmine della politica del Mare clausum: ancora
           una volta le terre scoperte sarebbero state divise solo fra le due potenze
           iberiche. Pochi anni dopo, sotto il regno di Manuele I del Portogallo (suc-
           cessore e cugino di Giovanni), i portoghesi raggiungeranno l’India e ini-
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           zieranno la colonizzazione del Brasile .
              Anche la figura del cardinale Jorge da Costa è fra le più conosciute e
           significative del XV secolo portoghese. In primo luogo per la sua impres-
           sionante longevità: secondo quanto riportato sul suo tumulo nella basi-
           lica di Santa Maria del Popolo in Roma, egli visse 102 anni, fra il 1406
           e il 1508, essendosi occupato fino al termine della sua vita di importanti
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           missioni per conto della corona portoghese . La sua carriera ecclesia-
           stica iniziò però tardi: fu confessore di Alfonso V e nel 1460 divenne


              9  Questo trattato, oltre a mettere fine alla guerra tra Portogallo e Castiglia che durava
           dal 1475, divise tra i due regni iberici gli spazi di espansione marittima. Il Portogallo ot-
           tenne il diritto di sfruttamento dei territori situati a sud delle Canarie.
              10  Questo matrimonio avrebbe potuto unire le tre corone iberiche sotto questo prin-
           cipe, ma la sua morte, pochi mesi dopo che si era sposato - nel 1491 - impedì la realiz-
           zazione di questo “progetto”.
              11  Sulla vita di questo monarca si veda in particolare L. Adão da Fonseca, D. João II,
           Temas e Debates, Lisboa 2007.
              12  Nella sua biografia più recente viene posta in dubbio la sua data di nascita; propo-
           nendo una data anteriore al 1416, il cardinale ebbe comunque una lunga vita e una lunga
           carriera: M Mendonça, D. Jorge da Costa. Cardeal de Alpedrinha. Colibri, Lisboa 1991.



           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIV - Dicembre 2017    n.41
           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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