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                di 2000 lire – poiché «[h]anno i loro negozi particolari da attendere» :
                                                                                  84
                oltre agli affari con i Baccalà che abbiamo segnalato, il Pedroli aveva
                avviato anche la gestione dell’osteria sotto il segno della Briosca  e
                                                                                85
                ai primi dell’ottocento risultava infatti gestire ancora, con Antonio e
                i suoi fratelli, l’osteria della Scala e dell’Agnello . Per quanto con-
                                                                86
                cerne  la  famiglia  Beretta,  artefice  come  abbiamo  visto  dell’inseri-
                mento dei Baccalà nel settore e di molte altre iniziative sul finire del
                XVIII  secolo,  risultava  ancora  attiva  nella  gestione  dell’albergo  del
                Pesce nel 1843, ceduta in quell’anno da Giovanni al figlio Michele .
                                                                                 87
                   A completamento dell’analisi di tante e tali fortunate iniziative im-
                prenditoriali, che si trasmisero di generazione in generazione, non
                vanno però taciute le imprese meno fortunate. Le carte dei notai ci
                restituiscono infatti anche l’articolata presenza di altri operatori bris-
                saghesi che cimentandosi in questo segmento di mercato incontra-
                rono non poche difficoltà. È il caso, ad esempio, della vicenda deci-
                samente sfortunata di Luigi Berta che a pochi mesi di distanza dalla
                divisione del patrimonio paterno con i fratelli e il rilancio dell’osteria
                della Foppa, già gestita dal padre, si vide costretto a fare testamento
                – probabilmente ancora giovane e celibe – a favore della madre .
                                                                              88
                   In conclusione, la rapida rassegna di casi proposta –  e che potrà
                essere ulteriormente arricchita da uno spoglio sistematico delle carte
                dei notai ticinesi – conferma la fondatezza della tradizione popolare
                che indicava gli osti milanesi quali “brugnoni”. Tuttavia tale defini-
                zione può essere accolta a condizione di estendere la dimensione geo-
                grafica di origine degli operatori a tutta l’area settentrionale del Lago
                Maggiore (e non limitata quindi alla sola val di Blenio) e di mondarla
                di quel significato spregiativo che l’accompagnava e che l’intrapren-
                denza, le capacità e il successo di molti degli osti dell’alto lago hanno
                dimostrato del tutto infondato.




                   84  Asti, fondo Angelo Branca, scatola n. 7, 14 settembre 1792, atto di società rogato
                Gaetano Gaggi di Amborgio di Brissago.
                   85   Ivi,  notaio  Gaetano  Gaggio  di  Ambrogio  di  Brissago,  cart.  1674,  24  settembre
                1789.
                   86  Ivi, scatola n. 5, 29 febbraio 1816, istrumento d’obbligo, rogato da Giovanni Bor-
                rani, fu Tomaso di Brissago, tra Antonio Pedrolli fu Filippo di Brissago, all’epoca a Mi-
                lano, e i propri fratelli minori.
                   87  Ivi, scatola n. 4, istromento di convenzione stipulato tra Giovanni Beretta (domi-
                ciliato in Brissago) ed il figlio Michele (domiciliato in Milano) circa la gerenza dell’albergo
                del Pesce in Milano, 16 settembre 1851, notaio Guglielmo Antonio Franzoni di Locarno.
                   88  Ivi, notaio Gaetano Gaggio di Ambrogio di Brissago, cart. 1675, 13 maggio 1793,
                atto di divisione tra i figli ed eredi di Gaetano Berta e di tutela degli interessi della vedova
                nelle attività commerciali esercite in Milano dal marito; 10 dicembre 1793, testamento
                di Luigi Berta qm. Gaetano di Brissago.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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