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674 Carlo Edoardo Pozzi
Attorno ai primi anni ‘80, il volume del commercio serico cominciò
però a ridursi drasticamente, finendo per limitarsi alle sole importazioni
di seta greggia giapponese. La causa principale fu la graduale scom-
parsa della pebrina in Europa, dovuta principalmente alla diffusione in
bachicoltura del cosiddetto sistema cellulare (o a celle separate), una
misura preventiva ideata dal chimico francese Louis Pasteur (1822-
1895). Questo metodo, le cui prove sperimentali finali per verificarne la
validità si erano concluse con enorme successo negli anni 1870-1871,
permise gradualmente ai sericoltori italiani di rifornirsi nuovamente di
seme-bachi sano direttamente dalla produzione sia europea sia nazio-
nale (e questo grazie soprattutto ai miglioramenti apportati al sistema
cellulare da parte delle imprese private e dagli istituti pubblici di baco-
logia della Brianza) . Di conseguenza, il riaffermarsi delle razze “no-
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strali”, ritenute più produttive e di migliore qualità rispetto a quelle
giapponesi, comportò col tempo il crollo della domanda di queste ultime
e un forte calo del numero dei semai che si recavano periodicamente a
Yokohama.
Nel frattempo, già nella seconda metà degli anni ‘70, alcune compa-
gnie giapponesi specializzate nella produzione di seme-bachi avevano
deciso di non ricorrere più al mercato serico stagionale di Yokohama e
di vendere i loro prodotti direttamente ai sericoltori italiani, aprendo dei
propri punti vendita in Italia. Una delle più importanti di queste ditte
per la rilevanza dei suoi traffici fu senza dubbio la Kawajiri-gumi,
azienda produttrice di seme-bachi e seta greggia, nata nel 1876 dalla
scissione di un’altra compagnia serica (la Rokutoku-gumi). Questa com-
pagnia era formata dai sericoltori di un’area che si estendeva per circa
otto chilometri attorno al villaggio di Kawajiri (attualmente un quartiere
della città di Akita, capoluogo dell’omonima prefettura situata nel Giap-
pone nord-occidentale) . Al pari degli altri produttori di seme-bachi, an-
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che il fondatore e primo presidente della Kawajiri-gumi Kawamura Ei-
nosuke (1841-1909) vendeva inizialmente i prodotti della propria com-
pagnia presso il mercato serico di Yokohama, ricorrendo prima alla me-
diazione del mercante Suzuki Yasube, tramite il quale consegnava i suoi
“cartoni” al semaio di Cuneo Carlo Chiapello (1821-1878), e poi a quella
del negoziante Kojima Genjirō 10 . Successivamente però, attorno al
1878, maturò l’idea di scavalcare il mercato di Yokohama e avviare un
commercio diretto con l’Italia. Pochi anni dopo, nella primavera del
1880, si recò di persona in Piemonte e il 2 luglio inaugurò a Torino, in
8 C. Zanier, La seta ed i rapporti commerciali italo-giapponesi cit., p. 72.
9 S. Fujimoto, Kaikō to kiito bōeki (L’apertura dei porti e il commercio di seta greggia),
Vol. 2, Meicho Shuppan, Tōkyō, 1987, p. 507.
10 Ivi, p. 506.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)