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676 Carlo Edoardo Pozzi
kan (Archivi della Prefettura di Akita), il Gaimushō Gaikō Shiryō-kan (Ar-
chivio Storico Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri) e i Nihon Ko-
kuritsu Kōbunsho-kan (Archivi Nazionali del Giappone).
1. Ragioni e tappe dell’apertura della filiale di Torino
Le prime notizie precise sulla decisione di Kawamura Einosuke di
dedicarsi al commercio diretto con l’Italia risalgono all’anno 1879,
quando il principe Tomaso di Savoia (1854-1931), secondo duca di Ge-
nova, nonché cugino e cognato del Re d’Italia Umberto I (1844-1900), si
recò per la seconda volta in visita ufficiale in Giappone, in occasione
della navigazione oceanica della pirocorvetta Vettor Pisani, negli anni
1879-1881. Nel dicembre 1879, mentre il duca di Genova soggiornava
al palazzo Enryōkan di Tokyo in veste di ospite di riguardo dell’Impera-
tore Mutsuhito (1852-1912), Kawamura Einosuke gli fece consegnare,
oltre ad alcuni bozzoli di baco da seta, a una mappa approssimativa dei
campi di gelso di sua proprietà e a un indirizzo di saluto , 12 “cartoni”
14
di seme-bachi della Kawajiri-gumi e un lungo ikensho (ovvero un “parere
scritto”), per convincere il principe sabaudo a raccomandare la propria
compagnia e i suoi prodotti ai sericoltori italiani .
15
A tal proposito, vale la pena citare l’incipit di questo documento, in
cui il presidente Kawamura, enfatizzando l’elevata qualità del seme-ba-
chi della Kawajiri-gumi e la sua compatibilità con le condizioni clima-
tico-ambientali dell’Italia settentrionale, esponeva al duca di Genova la
politica commerciale della sua azienda.
All’interno del commercio tra Italia e Giappone il prodotto più popolare sono
i “cartoni” di seme-bachi. Attualmente, i semi-bachi prodotti in tutte le regioni
giapponesi sono abbondanti, ma quelli a cui più aspirano i Vostri connazionali
sono soltanto quelli prodotti dalla mia associazione. Certamente i semi-bachi
prodotti dalla mia associazione sono compatibili con le caratteristiche naturali
del Vostro Paese e, dal momento che i Vostri connazionali sono esperti nell’in-
dustria del baco da seta, è quindi scontato che essi siano alla base di buoni
14 Ak, Ojunkō kankei shorui go (Documenti relativi ai viaggi dell’Imperatore 5),
930103-12008, Kawajiri-gumi enkaku-sho (Storia della Kawajiri-gumi), settembre 1881,
c. 3v.
15 L’ikensho di Kawamura Einosuke è riportato in Ggs, Gaikoku kihin no raichō, Ikoku
no bu, Jukku do Zenu denka raichō no ken, chōsho (Visite in Giappone di nobili stranieri,
Sezione Italia, Visita in Giappone di Sua Altezza il duca di Genova, Documenti), 6-4-4-
1_9_2_1 (dai 3 kan), Ikoku kōzoku setsugu shorui 5 (Documenti sull’accoglienza del reale
italiano 5), Dai 1 gō: Naimushō ōfuku (1: Corrispondenza del Ministero degli Affari In-
terni), Kawajiri-gumi tōdori Kawamura Einosuke yori Sanranshi kentei no gi (Sulla pre-
sentazione di “cartoni” di seme-bachi da parte del presidente della Kawajiri-gumi Kawa-
mura Einosuke), dicembre 1879. Documento inedito.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)