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L’attività commerciale della Kawajiri-Gumi a Torino (1880-1885) 683
attesta un rapporto sulla situazione della Kawajiri-gumi datato settem-
bre 1881, durante la stagione serica, Kawamura jr. e Ōhashi visitavano
periodicamente i loro clienti per rendersi conto personalmente dei risul-
tati prodotti dai semi-bachi venduti.
Durante la stagione bacologica, facciamo un giro d’ispezione di tutte le case
seriche e, se c’è qualcuno che non può usare (i nostri semi-bachi) per l’alleva-
mento, noi insegniamo come farlo e valutiamo i pro e i contro dei risultati buoni
e cattivi prodotti delle uova di baco da seta che vendiamo. Nel caso qualcosa
vada storto o si verifichi un cattivo raccolto, la persona che ha subito un danno
causato da noi stabilisce una regola di rimborso del prezzo, mentre noi dimo-
striamo la certezza e la raffinatezza dei nostri prodotti. Tramite una conoscenza
approfondita delle reali condizioni dei nostri clienti, noi apportiamo in modo
giusto i necessari miglioramenti, andando incontro alle loro esigenze, quali ad
esempio le preferenze riguardo alla forma e allo spessore delle uova del baco da
seta, oppure la scelta di farle arrivare in Italia via India o via America 42 .
In questo modo, secondo un rapporto del già citato responsabile delle
vendite Hiramoto Hiroshi, unitosi a Kawamura Jr. e a Ōhashi alla fine
del 1881, tra luglio 1882 e giugno 1883 furono venduti 21.742 “cartoni”
di seme-bachi, con un guadagno di 108.960 franchi . L’attività dalla
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filiale di Torino era molto apprezzata dalle comunità locali, come emerge
tra l’altro dalle parole di Agostino de Grossi, fondatore e preside dell’Isti-
tuto Internazionale Italiano di Torino, in merito ai vantaggi arrecati alla
città dagli studenti stranieri che frequentavano la sua scuola.
Ora, che questi stranieri apportino un vantaggio ai commerci della nostra
città, è provato dagli acquisti, che molti alumni (sic.), di ritorno ai loro paesi,
fecero in Torino per commissione, e dalla Società Giapponese Akita Kawagiri
(sic.), che qui impiantava la sua sede per lo smercio del seme bachi, rispar-
miando ai nostri semai le spese e le noie di un lungo viaggio per negoziare la
loro merce, e recando alle nostre provincie il vantaggio di provvedersi di seme
originario, senza pagare il tributo ad altre provincie o a mediatori.
I signori Ohasi 44 e Kawamura vennero alumni (sic.) all’Istituto, e qui si pro-
pose, maturò e compì di fondare la loro sede: e già altri due Giapponesi, i signori
42 Ak, Kawajiri-gumi genkyō cit., cc. 5v-6r. [前略] 蚕ノ季節ニハ各養蚕家ヲ巡視シ、若シ
飼養ニ熟セサルモノアレバ、之レニ其法ヲ教示シ、我ガ売却セル蚕種発生ノ良否作合ノ得失ヲ鑑
査シ。若シ不発生アルカ、又ハ不作ナルモノアリテ、其害我ヨリ醸セシモノハ代金ヲ償却スルノ
法ヲ設ケ我ガ製種ノ確實精良ナルヲ証表ス。[中略]。能ク彼ノ実況ヲ熟知スルヲ以テ彼レガ請望
嗜好ニ応シ(避ヘバ、蚕種ノ厚薄や形ノ好悪或ハ輸送ノ路知ニヨリ蚕卵ノ発生ニ関スルヲ以テ印
度回りヲ欲スルアリ米利堅回りヲ望ムモノアルノ類)適冝改良ヲ要スルナリ。[後略]。
Traduzione dell’autore.
43 F. Gotō (ed.), Kyōtei shūi cit., pp. 218-219.
44 Ovvero Ohashi Awaji.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)