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L’attività commerciale della Kawajiri-Gumi a Torino (1880-1885)   695


                    conosciuti riguardo a questo argomento, si è alla fine giunti alla conclu-
                    sione che l’attività della Kawajiri-gumi debba considerarsi come un ten-
                    tativo significativo di mantenere in vita il più a lungo possibile il com-
                    mercio di esportazione del seme-bachi giapponese verso l’Italia. Da que-
                    sto punto di vista, l’apertura della filiale di Torino nel 1880, la politica
                    commerciale e le decisioni adottate dai suoi rappresentanti e infine le
                    circostanze della sua chiusura nel 1885 testimoniano chiaramente l’im-
                    pegno della Kawajiri-gumi a risolvere quei problemi che stavano alla
                    base del declino di questo commercio.
                       Gli sforzi della Kawajiri-gumi (e non solo) sono ancora più significa-
                    tivi se si tiene presente il fatto che essi mettono in luce la grande impor-
                    tanza che, all’inizio del periodo Meiji, le relazioni commerciali con l’Italia
                    avevano tanto per le aziende del settore quanto per lo stesso governo
                    giapponese. Non a caso, come è emerso da questa ricerca, l’amministra-
                    zione Meiji, attraverso la mediazione del Segretario del Ministero delle
                    Finanze e del Ministero dell’Agricoltura Maeda Masana, sostenne co-
                    stantemente l’attività commerciale della Kawajiri-gumi a Torino e il suo
                    tentativo di riforma del mercato serico. Come ha sottolineato più volte
                    lo stesso Maeda nei rapporti inviati ai suoi ministeri, favorendo quelle
                    aziende che miravano a produrre solo uova di baco da seta di alta qua-
                    lità, non solo era possibile salvare la reputazione del seme-bachi giap-
                    ponese in Italia e continuare così ad ottenere ingenti profitti dalla sua
                    esportazione, ma si potevano anche porre solide basi per un migliora-
                    mento della seta greggia delle regioni interne .
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                       Infine,  non  bisogna  dimenticare  che  l’esportazione  di  seme-bachi
                    verso l’Italia ebbe per il governo giapponese una notevole importanza
                    politica, oltre che economico-commerciale. In particolare, almeno fino
                    alla  fine  degli  anni  ‘70,  questo  commercio  esercitò  una  notevole  in-
                    fluenza sulle relazioni diplomatiche italo-giapponesi: il governo italiano
                    e i suoi diplomatici infatti mostrarono a lungo un forte interesse verso
                    la revisione dei trattati vigenti col Giappone, al fine di ottenere la possi-
                    bilità  per  i  semai  italiani  di  circolare  liberamente  nelle  zone  seriche
                    dell’Arcipelago (e acquistare i “cartoni” di seme-bachi direttamente dai
                    produttori  locali)  in  cambio  della  rinuncia  ai  loro  diritti  extraterrito-
                    riali . Di conseguenza, il calo della domanda di uova di baco da seta
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                       93  M. Matsukata (eds.), Matsukata Masayoshi Kankei Monjo cit., p. 528.
                       94  In merito a questa stretta connessine tra il mercato serico italo-giapponese e la
                    revisione dei trattati vigenti tra i due paesi negli anni ‘70 del XIX secolo, cfr. C.E. Pozzi,
                    1870-nendai zenhan ni okeru jōyaku kaisei mondai to Itaria ōkoku no tainichi gaikō sei-
                    saku ni tsuite: Nichii ryōkoku no genshiryō o chūshin ni (Il problema della revisione dei
                    trattati nei primi anni 1870 e la politica estera del Regno d’Italia nei confronti del Giap-
                    pone: un’analisi delle fonti primarie italiane e giapponesi), «THE BUNKASHIGAKU», A.
                    73 (2017), pp. 29-49; C.E. Pozzi, Chūnichi Itaria kōshi Raffaēre Urisse Baruborāni haku-
                    shaku  to  Meiji  seifu  to  no  jōyaku  kaisei  kōshō  ni  tsuite  (1879-nen):  Nichii  ryōkoku  no


                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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