Page 181 - 1
P. 181
Ridisegnare Venezia tra sviluppo portuale e protezione della laguna 723
In secondo luogo, l’editto napoleonico del 1806 fu decisivo in quel
«processo di trasformazione e dislocamento della portualità lagunare» e
in «quel successivo rovesciamento di funzioni che si riflesse nelle stessa
forma urbis», che avrebbe dato vita alla Venezia contemporanea . L’isti-
17
tuzione di un porto franco a Venezia da parte di Napoleone non voleva
essere una semplice riforma daziaria, ma una vera e propria operazione
di city-rebranding che coinvolgesse tanto il piano istituzionale, con lo
18
stabilimento a livello formale del porto franco e la messa in attività di
nuovi organi quali la Camera di Commercio, quanto quello urbano, con
la progettazione di lavori su ampia scala volti a riconfigurare la laguna
e le sue funzioni, fino a coinvolgere l’opinione pubblica e il suo immagi-
nario, con l’aggiunta nel tessuto urbano di nuovi simboli (come una
controversa statua colossale di Napoleone) e la massiccia produzione
19
di testi celebrativi che dovevano salutare la rinascita della città e (so-
prattutto) del suo commercio sotto l’egida napoleonica .
20
In età austriaca , il dibattito sulle funzioni di Venezia e del suo
21
porto – se dovesse essere franco e meno, e in caso affermativo in
quale misura e come quindi andasse ridisegnata la laguna per ri-
spondere a nuove esigenze – coinvolse le diverse componenti citta-
dine che consideravano le possibili innovazioni istituzionali e infra-
strutturali alternativamente una risorsa o una minaccia. Per alcune
17 M. Costantini, Porto navi e traffici a Venezia cit., pp. 122 e 126.
18 Un’operazione simile era stata avviata dai Francesi già ad Anversa nel 1795, dove
il governo rivoluzionario aveva promosso una serie di lavori che avevano ridato alla città
uno sbocco diretto sul mare, modificando il paesaggio, l’economia e la società dell’area.
La ritrovata vocazione commerciale aveva infatti portato alla crisi delle manifatture tes-
sili locali e, al contempo, alla migrazione di famiglie attratte dalle nuove opportunità di
traffici internazionali, v. H. Greefs, Choices and Opportunities amid Economic Warfare:
Strategic Decisions of the Business Elite in the Young Harbour Town of Antwerp during
the Napoleonic Era, in K.B. Aalestad, J. Joor (eds.), Revisiting Napoleon’s Continental
System. Local, Regional, European Experiences, Palgrave Macmillan, Houndmills-New
York, 2015, pp. 223-240.
19 Cfr. E. Noè, Qualche osservazione sulla statua napoleonica di Domenico Banti,
«MDCCC 1800», 4 (2015), pp. 15-31. L’inaugurazione stessa della statua fu oggetto di
comunicazione e informazione in tutto il Regno d’Italia e fu seguita con molta attenzione
a Milano anche dal Ministro dell’Interno Luigi Vaccari, cfr. Archivio di Stato di Milano,
Segreteria di Stato Aldini, b. 74 (carte non numerate).
20 «Giornale italiano», 25 agosto 1809. V. anche: Adria risorta […] in segno di esul-
tanza dal Commercio Veneto, Tip. Albrizzi, Venezia,1806; Descrizione delle feste celebrate
in Venezia per la venuta di S.M.I.R. Napoleone il Massimo imperatore de' Francesi re d'I-
talia protettore della Confederazione del Reno data al pubblico dal cavaliere abate Morelli
regio bibliotecario, nella tipografia Picotti, Venezia, 1808; Degli spettacoli e feste datesi
in Venezia in occasione della venuta,dimora, e partenza di S.M.I. e R. Napoleone, Nella
Stamperia Vitarelli, Venezia, 1808.
21 Per un quadro generale v. G. Benzoni, G. Cozzi (a cura di), Venezia e l’Austria,
Marsilio, Venezia, 1999.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)