Page 32 - 1
P. 32
574 Luciano Pezzolo
tudini e problemi tra i contribuenti, che si mostrarono molto meno
pronti nel pagare nei tempi dovuti di quanto non avessero fatto durante
la rivolta contro gli spagnoli . A livello nazionale, la seconda guerra
67
contro l’Inghilterra del 1665-67 vide un considerevole incremento della
domanda fiscale e nello stesso tempo un preoccupante ritardo nei pa-
gamenti da parte di alcune città, sebbene la provincia dell’Olanda sop-
portasse gran parte degli oneri . Anche l’Olanda, inoltre, non fu affatto
68
estranea al fenomeno delle rivolte fiscali. Nel periodo dal 1600 al 1750
sono stati contati almeno 38 sommosse e circa 70 incidenti minori do-
vuti alla tassazione, che rappresentò il principale motivo di protesta vio-
lenta lungo tutto il periodo. La frequenza e la diffusione di tali eventi
hanno addirittura condotto – con una certa esagerazione – a delineare
analogie con la turbolenta Francia del XVII secolo .
69
Conclusioni
Il problema della frode e dell’evasione fiscale rappresenta uno dei
nodi centrali nelle relazioni tra fisco e contribuenti: è evidente che una
bassa percentuale di evasione, e quindi il livello di efficienza del si-
stema tributario, riflette un elevato grado di partecipazione dei contri-
buenti alla cosa pubblica, di coscienza fiscale e, in ultima analisi, di
relazioni tra governanti e governati. Il problema non consiste tanto nel
trovare una spiegazione – per così dire – alla lunga durata dei compor-
tamenti illeciti nei confronti del fisco, quanto nel determinare le cause
che caratterizzano eventuali differenze tra i contribuenti europei. Le
pagine precedenti ci hanno proposto una stretta relazione tra il livello
di partecipazione delle rappresentanze delle élite e l’efficienza della ri-
scossione. Le prime esercitano una pesante influenza sulle politiche
fiscali dei governi, permettendo di fatto l’esercizio dell’autorità fiscale.
Il coinvolgimento dei gruppi dirigenti locali agevolava in misura deci-
siva la riscossione . Le figure 1 e 2 propongono una chiara esem-
70
67 G. Vermeesch, War and Garrison Towns in the Dutch Republic: the Case of Gor-
inchem and Doesburg (c. 1570-c. 1660), «Urban History», 36 (2009), pp. 3-23.
68 H. H. Rowen, John de Witt, Grand Pensionary of Holland, 1625-1672, Princeton
University Press, Princeton, pp. 176-78. Ma anche il nemico inglese doveva affrontare
gravi problemi di riscossione: G. Rommelse, The Second Anglo-Dutch War (1665-1667).
International Raison d’état, Mercantilism and Maritime Strife, Verloren, Hilversum, 2006.
69 R. Dekker, Holland in boerering. Oproeren in de 17de en 18de eeuw, Ambo, Baarn,
1982, pp. 28-38, 137, per l’analogia con la Francia, e 177-178. M. Prak, J.L. Van Zan-
den, Towards an Economic Interpretation of Citizenship: The Dutch Republic between Me-
dieval Communes and Modern Nation-States cit., p. 131, riferiscono di 24 sommosse
fiscali tra 1600 e 1795, di cui solo due di una certa importanza.
70 Vedi le opportune osservazioni di M.J. Braddick, The Nerves of State. Taxation and
the Financing of the English State, 1558-1714, Manchester University Press, Manches-
ter, 1996, pp. 180-188.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)