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Il network commerciale del Magistrato dell’Abbondanza genovese 579
Il presente studio s’interseca anche all’altrettanto vasta storiografia
riguardante le reti commerciali , in particolare cerealicole, a partire da
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alcuni lavori di Maurice Aymard e Fernand Braudel .
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Per l’ambito ligure, il tema del commercio cerealicolo e delle reti per
esso utilizzate è stato affrontato in diversi contributi, che hanno inda-
gato anche l’operato dell’Abbondanza. Fra questi, fondamentali sono i
lavori di Edoardo Grendi che, analizzando le registrazioni fiscali rela-
tive alle navi giunte in porto, ha ricostruito i mercati cerealicoli cui la
Repubblica si rivolgeva nel XVI secolo . Giulio Giacchero ha studiato
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la creazione e i successivi sviluppi del porto franco, una delle prime
risposte della Repubblica alla crisi alimentare di fine Cinquecento. Per
far confluire cereali in città già nell’agosto del 1590 si concedette in-
fatti salvacondotto alle navi entranti in porto e l’esenzione dal paga-
mento di alcune tasse sulle importazioni . Il porto franco, concepito
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come provvedimento transitorio per rispondere a un periodo di emer-
genza, fu regolarmente rinnovato e rimase una peculiarità dello scalo
genovese fino alla fine del XVIII secolo . Paolo Calcagno ha infine in-
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dagato il rapporto fra la Dominante e le Riviere liguri circa la
6 Il tema dei network commerciali ha stimolato un notevole interesse anche interdi-
sciplinare. In questa sede ricordiamo alcuni ‘classici’: O. Williamson, Comparative Eco-
nomic Organization: The Analysis of Discrete Structural Alternatives, «Administrative Sci-
ence Quarterly», 36 (1991), pp. 269-96; V. Nee, Norms and Networks in Economic and
Organizational Performance, «American Economic Review», 88/2 (1998), pp.85-89; G.F.
Thompson, Between Hierarchies and markets. The logic and limits of network forms of
organization. Oxford University Press, New York, 2003. Un approccio che ha suscitato
un importante riscontro è quello della Social Network Analysis, che guarda all’analisi
storica applicando alcune categorie della sociologia. Per una prima disamina sull’argo-
mento e le sue potenzialità di applicazione in ambito storico si vedano due recenti col-
lettanee e la vasta bibliografia in esse contenuta. A Caracausi, C. Jeggle (a cura di),
Commercial networks and European cities, 1400-1800, Pickering&Chatto, London, 2014;
M. Herrero Sánchez, K. Kaps (a cura di), Merchants and Trade Networks in the Atlantic
and the Mediterranean, 1550-1800: Connectors of Commercial Maritime Systems,
Routledge, London-New York, 2017.
7 M. Aymard, Venise, Raguse et le commerce du blé pendant la seconde moitié du XVI e
siècle, SEVPEN, Paris, 1966; F. Braudel, Civiltà e imperi del Mediterraneo nell’età di Filippo
II, Einaudi, Torino, 1986, pp. 621 sgg.; F. Braudel, Civiltà materiale, economia e capitali-
smo. Le strutture del quotidiano (secoli XV-XVIII), Einaudi, Torino, 2006, pp. 99-105.
8 E. Grendi, Traffico portuale, naviglio mercantile e consolati genovesi del Cinque-
cento, «Rivista Storica Italiana», 80/3 (1968), pp. 593-636; E. Grendi, Genova alla metà
del Cinquecento: una politica del grano?, «Quaderni storici», 13 (1970), pp. 106-160.
9 G. Giacchero, Origini e sviluppi del portofranco genovese, Sagep, Genova, 1972. Per
l’atto istitutivo del porto franco si veda Asge, Archivio segreto, 837, Decreti del Senato, c.
119r, 11 agosto 1590.
10 Oltre al lavoro di Giacchero si vedano i rinnovi del provvedimento da parte del
Senato, ad esempio Ascge, Abbondanza, 723, Actorum, 2 agosto 1591; Asge, Archivio
Segreto, 840, Decreti del Senato, 28 settembre e 1 dicembre 1592; Ascge, Abbondanza,
725, Actorum, 18 febbraio 1593.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)