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Resistenza, adesione e frode fiscale nell’Europa della prima età moderna   575


                    plificazione. Nel primo grafico si vede l’andamento del gettito delle co-
                    siddette tasse di Legnago, che alcune aree rurali della terraferma ve-
                    neta dovevano pagare per il finanziamento della costruzione della for-
                    tezza di Legnago. Interessa notare che, nel momento in cui il contado
                    vicentino si costituì in una vera e propria istituzione (il Territorio di
                    Vicenza), riconosciuta da Venezia a metà del XVI secolo, i pagamenti
                    della tassa si fecero sempre più regolari, a dimostrazione dell’elevato
                    grado di cooperazione tra la nuova istituzione e il governo centrale.

                         Figura 1 - Pagamenti del Territorio di Vicenza per le Fabbriche
                                     di Legnago, 1527-1657. Lire di conto.



















                    Fonte: Biblioteca Civica Bertoliana, Vicenza, Archivio Torre, busta 219, fasc. 10, cc. 32r-33r.

                       La seconda figura invece ci conduce in Toscana, e presenta il gettito
                    della tassa sulle farine. Concepita inizialmente come un’imposta sul
                    consumo cerealicolo, nei primi anni Settanta del XVII secolo fu tra-
                    sformata in un testatico, la cui riscossione prevedeva un notevole coin-
                    volgimento delle élite locali. Ne risultò che il gettito divenne assai re-
                    golare  e  costituì  una  voce  estremamente  importante  per  il  bilancio
                    dello stato toscano.
                       Nello stesso tempo, tuttavia, il ruolo cruciale delle élite costituisce
                    un freno all’attuazione di riforme fiscali tendenti a migliorare l’efficienza
                    e l’equità del prelievo. Il nodo fondamentale è rappresentato dai rapporti
                    di potere. In estrema sintesi: è l’efficienza delle istituzioni, che dovreb-
                    bero mediare tra le relazioni di potere all’interno della società, l’elemento
                    fondamentale che determina gli atteggiamenti dei contribuenti. Sono
                    le istituzioni, tanto quelle formali quanto quelle informali, che riescono
                    a modellare i comportamenti delle persone, a renderle coscienti e a
                    sviluppare una positiva reciprocità tra fisco e contribuenti.






                                               Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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