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                distribuzione delle scorte e la lotta al contrabbando . Tali studi hanno
                                                                 11
                contribuito a delineare un modello fluido e poco accentrato, «un si-
                stema federale sotto la sorveglianza del centro» , in cui le comunità
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                sottomesse importavano autonomamente cereali dietro il pagamento
                delle dovute gabelle alla Dominante. Garantire libertà di azione ai cen-
                tri geograficamente distanti dalla capitale dava tuttavia facilmente vita
                a  illeciti:  la  conformazione  della  Liguria  rendeva  infatti  impossibile
                controllare l’intero arco costiero e faceva sì che, come già rilevato da
                Costantini per il caso di Bergamo, «la permeabilità del territorio all’in-
                gresso dei cereali [fosse] massima e alcuni tratti di confine [fossero]
                dei veri e propri catalizzatori dell’importazione» .
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                   Il presente articolo si propone di analizzare la struttura del Magi-
                strato dell’Abbondanza genovese e la modalità con cui si configurarono
                le sue reti mercantili. L’obbiettivo è comprendere quali fossero i mer-
                cati di approvvigionamento grazie ai quali la Repubblica garantiva il
                fabbisogno  cerealicolo  della  popolazione  e  quale  impatto  ebbe  sulla
                loro stabilizzazione la carestia del 1590-91, che provocò in molti stati
                una riorganizzazione dei network informativi e commerciali . Un se-
                                                                          14
                condo obiettivo è definire il funzionamento di tali reti: al loro interno è
                essenziale porre particolare attenzione alla compresenza o alla sovrap-
                posizione di rappresentanti pubblici e mercanti privati, caratteristica
                tipica dei network d’Ancien Régime e specialmente riscontrabile nel
                caso genovese, per il quale Giorgio Doria ha parlato di «fitte interrela-
                zioni» fra pubblico e privato . Nella prima parte dell’articolo si analiz-
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                zerà dunque l’istituzione del Magistrato dell’Abbondanza; in seguito,


                   11  P. Calcagno, Il Dominio genovese e il grano in antico regime: un sistema federale
                sotto la sorveglianza dello Stato, «Storia urbana», 134 (2012), pp. 75-94; Id., Pas seule-
                ment pour la subsistance de la ville, mais aussi pour le ravitaillement des Côtes: Gênes
                et le ravitaillement en grains du Domaine de Terre-Ferme (XVIIIe siècle), in C. Le Mao, P.
                Meyzie (a cura di), L’approvisionnement des villes portuaires en Europe du XVIe siècle à
                nos jour, Presses Universitaires de Paris Sorbonne, Paris, 2015, pp. 49-64. Sul rapporto
                fra Dominante e Dominio in ambito annonario si veda anche E. Grendi, L’approvvigio-
                namento dei grani nella Liguria del Seicento: libera pratica e annone, «Miscellanea storica
                ligure», n.s., XVIII (1986), pp. 1021-1047.
                   12  P. Calcagno, Il Dominio genovese cit., p. 77.
                   13  F. Costantini, «In tutto differente dalle altre città». Mercato e contrabbando dei grani
                a Bergamo in età veneta, Centro studi e ricerche Archivio Bergamasco, Bergamo, 2016,
                p. 48. Sugli illeciti doganali nel territorio ligure, non solo relativi ai cereali, si può ora
                consultare P. Calcagno, ‘Fraudum’. Contrabbandi e illeciti doganali nel Mediterraneo (se-
                colo XVIII), Carocci, Roma, 2019, in particolare pp. 45-72.
                   14  Per lo stravolgimento che la crisi causò ai network preesistenti si vedano F. Brau-
                del, Civiltà e imperi cit., pp. 645-649 e p. 678; P. Clark (a cura di), The European Crisis
                of the 1590s: Essays in Comparative History, George Allen & Unwin, London, 1985.
                   15  G. Doria, Conoscenza del mercato e sistema informativo: il know-how dei mercanti-fi-
                nanzieri genovesi nei secoli XVI e XVII in A. De Maddalena – H. Kellenbenz (a cura di), La
                repubblica internazionale del denaro fra XVI e XVII secolo, Bologna, Il Mulino, 1988, p. 109.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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