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Il network commerciale del Magistrato dell’Abbondanza genovese 581
l’attenzione verrà posta sui cambiamenti dei mercati di approvvigiona-
mento dei cereali prima e dopo la carestia del 1590-92. L’ultima se-
zione guarderà invece ai principali attori coinvolti nel rifornimento cit-
tadino e, infine, cercherà di valutare l’impatto di lungo periodo che
sulle reti commerciali dell’Abbondanza ebbe la carestia. La crisi ali-
mentare provocò infatti quella che la storiografia ha definito la calata
nordica e l’irruzione nel commercio cerealicolo di nuove realtà, quali
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Anversa, Amburgo, Amsterdam e Danzica . Come si vedrà, la compo-
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nente nordica, lungi dall’essere una presenza temporanea legata alla
congiuntura della carestia, finì per diventare costante, inserendosi
stabilmente nelle rotte mercantili mediterranee.
Un’istituzione «a servitio delli poveri»
In concomitanza con quanto accadeva anche in altri stati italiani ,
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nel 1564 la Repubblica di Genova avviò un progetto di riforma dell’an-
nona cittadina che portò alla creazione del Magistrato dell’Abbondanza
al posto del medievale Officium Victualium, considerato ormai ineffi-
ciente per le esigenze della Repubblica . La nuova istituzione rispon-
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deva a una duplice necessità: da una parte, la conformazione del Do-
minio genovese non consentiva di avviare pratiche di cerealicoltura
che soddisfacessero il fabbisogno della Repubblica. Pochissime comu-
nità, situate quasi tutte nella zona dell’Oltregiogo erano autosufficienti
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16 F. Braudel, Civiltà e imperi cit., pp. 634-635; W. Brulez, La navigation flamande
vers la Méditerranée à la fin du XVI e siècle, «Revue Belge de Philosophie et d’histoire»,
XXXVI/4 (1958), pp. 1210-1242.
17 Sull’apporto nordico all’approvvigionamento mediterraneo vi è un’ampia storio-
grafia che affronta il tema dalla prospettiva delle città protagoniste della massiccia
esportazione di cereali. Si vedano, per esempio, J. Israel, The Phases of the Dutch straat-
vaart (1590-1713), «Tijdschrift voor Geschiedenis», 99 (1986), pp. 1-30; W. Brulez, La
navigation flamande cit.; M. Van Gelder, Trading Places. The Netherlandish merchants
in early modern Venice, Brill, Leiden-Boston, 2009, pp. 41-66. L’arrivo nel Mediterraneo
di mercanti provenienti dal Mar Baltico e dall’Oceano Atlantico è ben testimoniato da
alcuni lavori come F. Braudel, R. Romano, Navires et marchandises à l’entrée du Port de
Livourne (1547-1611), Armand Colin, Paris, 1951; G. Pagano De Divitiis, Mercanti inglesi
nell’Italia del Seicento. Navi, traffici, egemonie, Marsilio, Venezia, 1990; E Grendi, I nor-
dici e il traffico nel porto di Genova: 1590-1666, «Rivista Storica Italiana», LXXXIII (1971),
pp. 23-72; R. Ghezzi, Livorno e l’Atlantico. I commerci olandesi nel Mediterraneo del Sei-
cento, Cacucci Editore, Bari, 2011.
18 Si veda per esempio il caso fiorentino, in A.M. Pult Quaglia, «Per Provvedere ai
popoli». Il sistema annonario nella Toscana dei Medici, Olschki, Firenze, 1990.
19 Ascge, Abbondanza, 687, Leggi e decreti dell’Eccellentissimo Magistrato dell’Ab-
bondanza, cc. 1r sgg.
20 Le comunità cui si fa riferimento sono quelle situate intorno a Gavi e Serravalle,
lungo l’asse viario che collegava la Repubblica di Genova al Ducato di Milano. Si veda
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVII - Dicembre 2020
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)