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L’informazione sui terremoti nella Monarchia ispanica (secoli XVI-XVII) 167
I terremoti, infine, comparivano in scritti che avevano una proie-
zione pubblica con l’obiettivo di informare i sudditi di Sua Maestà. Nel
1560 le autorità municipali di Valencia ordinarono di affiggere un
bando, che annunciò una grande processione per i luoghi più simbo-
lici della città. Benché il regno non avesse sofferto alcun problema, il
rito liturgico era stato indetto per placare l’ira divina che, da tempo,
flagellava «les ciutats de Barcelona e Girona e altres parts de Cathalu-
nya amb spantables terratremols e altres forts senyals» . Dopo più di
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un secolo, il sovrano Carlo II avvisò gli alti prelati dei territori ispanici
sul sisma che aveva devastato Napoli nel 1688, affinché i vescovi or-
dinassero la celebrazione di messe e processioni nelle proprie dio-
cesi .
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Contenuti delle scritture
Nonostante l’ampia varietà di formati e autori, le scritture del disa-
stro presentarono alcuni motivi ricorrenti durante l’intera età mo-
derna . Quando l’informatore non era un testimone oculare del terre-
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moto, i dispacci palesavano, innanzitutto, l’incertezza che circondava
episodi così inquietanti per il lettore. Nell’estate del 1688, per esempio,
il duca dell’Infantado riceveva una lettera da un suo agente di Alicante,
Andres Juan Clareti, che riferiva le ultime novità e rumor del porto,
dove era arrivata anche la missiva di un francescano sul sisma di
Lima, eppure i dubbi sulla relazione del religioso erano incalzanti: «yo
lo tengo por mentira pues no hay otro aviso […] aunque de muchas
partes se confirma todo resulta de dicha carta cuya copia han me ofre-
cido con otra gaseta» .
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Un leitmotiv delle notizie inviate dagli epicentri fu, invece, la paura
che le scosse provocavano tra la popolazione. A dispetto della condi-
zione sociale o dell’incarico istituzionale, gli autori delle informazioni
evidenziavano, solitamente, l’impatto emotivo del disastro. Nel 1646
il viceré della Nuova Spagna, García Sarmiento de Sotomayor, conte
di Salvatierra, spedì una relazione a Madrid, nella quale avvisò di un
sisma che aveva colpito l’intera regione. Sebbene il terremoto
83 Amv, Pregones o crides, x.x-1, f. 138v. Bando della processione per il terremoto,
1560.
84 D. Cecere, «Subterranea conspiración». Terremoti, comunicazione e politica nella mo-
narchia di Carlo II, «Studi Storici», 4 (2019), pp. 811-843.
85 Si veda il numero monografico Les catàstrofes naturals en la història, «Afers: fulls
de recerca i pensament», 26-69 (2011).
86 Ahnb, Osuna, CT. 112, D. 12. Andres Juan Clareti al duca dell’Infantado, Alicante
13 luglio 1688.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)