Page 175 - Mediterranea 51 sfogliabile
P. 175

L’informazione sui terremoti nella Monarchia ispanica (secoli XVI-XVII)   173




















                                   Chiesa di S. Paolo (Napoli) e statua di S. Gaetano


                    causato danni considerevoli alle difese del presidio e oltre cento morti,
                    ma dio aveva premiato la sua opera di conversione piuttosto equivoca,
                    almeno ai nostri occhi, di tredici ragazze musulmane, che dormivano
                    nella sua casa «murieron pasadas de cient animas y yo estaba a esta
                    sazon con treze niñas que avia tornado cristianas enseñandoles la doc-
                    trina; y tengo por cierto que en merito destos angeles plugo a Nuestro
                    Señor de nos salvar a my y a ellas» 115 .
                       Un rapporto dell’amministrazione napoletana sul sisma del 1688, in-
                    vece, accennava a un episodio che aveva commosso la città: il caso, de-
                    finito raro, del frate Agostino Rudimado. Quando iniziarono le scosse a
                    Napoli, il religioso pregava di fronte alle reliquie di San Gaetano nella
                    famosa chiesa di San Paolo, costruita sui resti del tempio dei Dioscuri,
                    che subì gravissimi danni tanto da trasformare completamente la fac-
                    ciata a causa del disastro. Dopo un’ora e mezza dal terremoto il frate fu
                    tratto in salvo tra un cumulo di corpi e macerie dai primi soccorritori, a
                    cui domandò subito la sorte di un altro religioso che «havia visto reparar
                    con la mano la fachada de la iglesia teniendola porque no cayese [...]
                    creese piamente que seria el glorioso San Caetano, que tantos y tan
                    admirables prodigios a obrado en esta ciudad» 116 .
                       Nella letteratura contemporanea i terremoti assurgevano spesso a
                    simbolo  d’instabilità.  Un  rischio  sempre  paventato  dalle  autorità
                    ispano-imperiali, in realtà, era la rottura dell’ordine “naturale”, che
                    capovolgeva  gerarchie  sociali  e  tradizioni  consolidate.  Per  gli  autori



                       115  Ags, Estado, Costas de África y Levante, Legajo 464, s. f. Alvar Gómez a Carlo V,
                    Bona 28 febbraio 1539.
                       116  Ags, Secretarias Provinciales, Legajo 56, s. f. Relación de los daños que ha occa-
                    sionado en la Ciudad y Reyno de Napoles el terremoto el dia 5 de Junio de 1688.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   170   171   172   173   174   175   176   177   178   179   180