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190 Alessandro Tuccillo
all’interno della comune interpretazione del disastro come manifesta-
zione della potenza punitrice divina. L’analisi delle fonti narrative ,
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della relazione tra questi testi e la comunicazione politica, della circo-
lazione istituzionale ed extra-istituzionale di notizie e informazioni nei
momenti di emergenza , nonché delle rappresentazioni artistiche ,
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ha mostrato che la catastrofe legata a eventi naturali costituisce un
laboratorio di fondamentale importanza: per studiare le peculiarità
culturali e sociali delle comunità colpite, e soprattutto per guardare
da una prospettiva privilegiata la politica, le istituzioni, i conflitti al
loro interno, i rapporti tra Stato e Chiesa, le relazioni tra gli Stati . Un
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interesse che sta investendo anche la storiografia italiana, in contro-
tendenza rispetto alla precedente marginalità di questi temi, nono-
stante i fondamentali studi, tra gli altri, di Piero Bevilacqua, Emanuela
Guidoboni e Augusto Placanica . Per quanto concerne lo spazio geo-
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grafico, politico e culturale della Monarchia ispanica dei secoli XVI-
XVII, le ricerche di Domenico Cecere stanno rivelando la fecondità di
uno studio dei disastri che coniughi l’approccio culturale con quello
socio-istituzionale, che indaghi la sfera della comunicazione, della cir-
colazione delle informazioni e i meccanismi istituzionali innescati
dall’emergenza .
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26 Cfr. R. Favier, A.-M. Granet Abisset (eds.), Récits et représentations des catas-
trophes depuis l’Antiquité, CNRS – MSH-Alpes, Grenoble, 2005; F. Lavocat (ed.), Pestes,
Incendies, Naufrages. Écritures du désastre au dix-septième siècle, Brepols, Tournhout,
2011; Ead., Narratives of Catastrophe in the Early Modern Period: Awareness of Histo-
ricity and Emergence of Interpretative Viewpoints, «Poetics Today», XXXIII (2012), pp.
253-299.
27 Cfr. C.H. Caracciolo, Natural Disasters and the European Printed News Network,
in J. Raymond, N. Noxham (eds.), News Networks in Early Modern Europe, Brill, Leiden-
Boston, 2016, pp. 756-778; D. Cecere, C. De Caprio, L. Gianfrancesco, P. Palmieri (eds.),
Disaster Narratives in Early Modern Naples cit.; Disastri naturali e informazione negli
imperi d’età moderna, sezione monografica di «Studi storici», 60, 4 (2019), introduzione
di D. Cecere, con saggi di D. Cecere, G. Varriale e L.D. Gerdelan, pp. 773-884.
28 Cfr. M. Folin, M. Preti (eds.), Wounded Cities: The Representation of Urban Disas-
ters in European Art (14th-20th Centuries), Brill, Leiden-Boston, 2015.
29 Cfr. A. Janku, G.J. Schenk, F. Mauelshagen (eds.), Historical Disasters in Context:
Science, Religion, and Politics, Routledge, London, 2012.
30 Cfr. P. Bevilacqua, Catastrofi, continuità, rotture nella storia del Mezzogiorno, «La-
boratorio politico», I, 5-6 (1981), pp. 177-219; A. Placanica, Il filosofo e la catastrofe. Un
terremoto del Settecento, Einaudi, Torino, 1985; Terremoti e Storia, «Quaderni Storici»,
XX, 3 (1986); E. Guidoboni, Terremoti e storia trent’anni dopo, «Quaderni storici», L, 3
(2015), pp. 753-784. Cfr. anche A. Pastore, Racconti di catastrofi e violenze in Valtellina.
Nella memoria della guerra dei Trent’Anni, «Rivista Storica Italiana», DXXX (2018), pp.
860-893.
31 Oltre ai titoli citati, cfr. D. Cecere, «Subterranea conspiración». Terremoti, comuni-
cazione e politica nella Monarchia di Carlo II all’interno della sezione monografica di
«Studi Storici», 60 (2019), pp. 811-843 e l’importante articolo, Dall’informazione alla ge-
stione dell’emergenza. Una proposta per lo studio dei disastri ambientali in età moderna,
di prossima pubblicazione nella rivista «Storica» (ho potuto leggerlo in anteprima grazie
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)