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                all’interno della comune interpretazione del disastro come manifesta-
                zione della potenza punitrice divina. L’analisi delle fonti narrative ,
                                                                                  26
                della relazione tra questi testi e la comunicazione politica, della circo-
                lazione istituzionale ed extra-istituzionale di notizie e informazioni nei
                momenti di emergenza , nonché delle rappresentazioni artistiche ,
                                                                                  28
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                ha mostrato che la catastrofe legata a eventi naturali costituisce un
                laboratorio  di  fondamentale  importanza:  per  studiare  le  peculiarità
                culturali e sociali delle comunità colpite, e soprattutto per guardare
                da una prospettiva privilegiata la politica, le istituzioni, i conflitti al
                loro interno, i rapporti tra Stato e Chiesa, le relazioni tra gli Stati . Un
                                                                              29
                interesse che sta investendo anche la storiografia italiana, in contro-
                tendenza  rispetto  alla  precedente  marginalità  di  questi  temi,  nono-
                stante i fondamentali studi, tra gli altri, di Piero Bevilacqua, Emanuela
                Guidoboni e Augusto Placanica . Per quanto concerne lo spazio geo-
                                               30
                grafico, politico e culturale della Monarchia ispanica dei secoli XVI-
                XVII, le ricerche di Domenico Cecere stanno rivelando la fecondità di
                uno studio dei disastri che coniughi l’approccio culturale con quello
                socio-istituzionale, che indaghi la sfera della comunicazione, della cir-
                colazione  delle  informazioni  e  i  meccanismi  istituzionali  innescati
                dall’emergenza .
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                   26  Cfr. R. Favier, A.-M.  Granet  Abisset  (eds.), Récits et représentations des catas-
                trophes depuis l’Antiquité, CNRS – MSH-Alpes, Grenoble, 2005; F. Lavocat (ed.), Pestes,
                Incendies, Naufrages. Écritures du désastre au dix-septième siècle, Brepols, Tournhout,
                2011; Ead., Narratives of Catastrophe in the Early Modern Period: Awareness of Histo-
                ricity and Emergence of Interpretative Viewpoints,  «Poetics  Today»,  XXXIII  (2012),  pp.
                253-299.
                   27  Cfr. C.H. Caracciolo, Natural Disasters and the European Printed News Network,
                in J. Raymond, N. Noxham (eds.), News Networks in Early Modern Europe, Brill, Leiden-
                Boston, 2016, pp. 756-778; D. Cecere, C. De Caprio, L. Gianfrancesco, P. Palmieri (eds.),
                Disaster Narratives in Early Modern Naples cit.; Disastri naturali e informazione negli
                imperi d’età moderna, sezione monografica di «Studi storici», 60, 4 (2019), introduzione
                di D. Cecere, con saggi di D. Cecere, G. Varriale e L.D. Gerdelan, pp. 773-884.
                   28  Cfr. M. Folin, M. Preti (eds.), Wounded Cities: The Representation of Urban Disas-
                ters in European Art (14th-20th Centuries), Brill, Leiden-Boston, 2015.
                   29  Cfr. A. Janku, G.J. Schenk, F. Mauelshagen (eds.), Historical Disasters in Context:
                Science, Religion, and Politics, Routledge, London, 2012.
                   30  Cfr. P. Bevilacqua, Catastrofi, continuità, rotture nella storia del Mezzogiorno, «La-
                boratorio politico», I, 5-6 (1981), pp. 177-219; A. Placanica, Il filosofo e la catastrofe. Un
                terremoto del Settecento, Einaudi, Torino, 1985; Terremoti e Storia, «Quaderni Storici»,
                XX, 3 (1986); E. Guidoboni, Terremoti e storia trent’anni dopo, «Quaderni storici», L, 3
                (2015), pp. 753-784. Cfr. anche A. Pastore, Racconti di catastrofi e violenze in Valtellina.
                Nella memoria della guerra dei Trent’Anni, «Rivista Storica Italiana», DXXX (2018), pp.
                860-893.
                   31  Oltre ai titoli citati, cfr. D. Cecere, «Subterranea conspiración». Terremoti, comuni-
                cazione  e  politica  nella  Monarchia  di  Carlo  II  all’interno  della  sezione  monografica  di
                «Studi Storici», 60 (2019), pp. 811-843 e l’importante articolo, Dall’informazione alla ge-
                stione dell’emergenza. Una proposta per lo studio dei disastri ambientali in età moderna,
                di prossima pubblicazione nella rivista «Storica» (ho potuto leggerlo in anteprima grazie



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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