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206 Alessandro Tuccillo
In queste dinamiche, il ruolo della Chiesa fu essenziale: si adoperò per
definire mutevoli equilibri tra l’ortodossia dottrinale e l’obiettivo di sal-
vaguardare le proprie prerogative, agendo come istituzione religiosa e
attraverso l’iniziativa diplomatica dello Stato al cui vertice c’era il pon-
tefice.
In tale contesto, il paradigma provvidenzialistico, per quanto incar-
dinato in un rigido rapporto trascendente di causa-effetto, poteva of-
frire margini di manovra, configurandosi come uno strumento plasma-
bile, utile ai fini politici. Ne è un esempio lampante l’associazione tra
gli eventi nefasti che avevano colpito la Monarchia ispanica per rilan-
ciare il conflitto sugli spazi di autonomia della Chiesa. E su questo
piano, quello della lettura unitaria di fenomeni diversi si aprono piste
di ricerche tutte da approfondire per lo studio dei disastri e delle poli-
tiche di emergenza, in ambito culturale, socio-istituzionale ed econo-
mico . Il percorso compiuto tra Napoli, Roma, Madrid e Lima intorno
74
all’abolizione della beneficiata non è che una delle traiettorie possibili.
74 Cfr. F. Benigno, Terra tremante. Le notizie dei terremoti nell’Italia meridionale del
Seicento, in G. Giarrizzo (a cura di), La Sicilia dei terremoti: lunga durata e dinamiche
sociali, Catania, Maimone, 1997, pp. 225-233; D. Cecere, «Subterranea conspiración» cit.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)