Page 30 - Mediterranea 51 sfogliabile
P. 30

28                                                      Cecilia Carnino


                   La traduzione del Conseiller d’Estat era realizzata e pubblicata nella
                primissima fase del conflitto, che vedeva il Senato muoversi ancora in
                modo piuttosto compatto e deciso, nella convinzione di poter raggiun-
                gere  velocemente  l’obiettivo  di  una  pace  dignitosa  con  l’aiuto  della
                Francia, prima dunque che la progressiva presa di coscienza delle dif-
                ficoltà del conflitto e dell’isolamento internazionale portasse al pale-
                sarsi dell’opposizione tra fronte neutralista e fronte interventista . La
                                                                               50
                libertà, richiamata spesso nei discorsi dei senatori, rappresentava uno
                dei punti fondanti del mito di Venezia e combattere per Candia contro
                il nemico empio divenne quasi una necessità per un patriziato in crisi
                di identità . L’operazione che portò alla traduzione del trattato fran-
                          51
                cese appare dunque interpretabile come un tentativo da parte di am-
                bienti del patriziato marciano di rafforzare i rapporti con la monarchia
                d’oltralpe, nel momento in cui quest’ultima fu percepita come princi-
                pale baluardo di difesa contro la minaccia turca, nel solco più ampio
                delle reti culturali e politiche che legavano in quegli anni complessi la
                Repubblica di Venezia e la Francia.
                   Al centro di queste reti vi era l’ambasciatore francese Grémonville,
                vicinissimo ai maggiori esponenti del libertinismo francese, dai fratelli
                Dupuy a Naudé, a Venezia dal 1645 al 1649 , gli anni in cui maturò
                                                           52
                l’iniziativa della traduzione sino alla sua pubblicazione, e che durante
                la permanenza nella Repubblica strinse legami, non solo formali, con
                la reggente del Ducato di Mantova Maria Gonzaga. Grémonville, che
                era arrivato a Venezia quando ormai la Repubblica era pienamente
                coinvolta nella guerra contro l’Impero ottomano, sposò subito con con-
                vinzione la causa della Serenissima. Egli percepì lucidamente come la
                salvezza di Venezia dipendesse non solo dall’intervento delle altre po-
                tenze, ma soprattutto dal raggiungimento di una pace generale in Eu-
                ropa. «Elle – scriveva l’ambasciatore in una lettera inviata nel febbraio
                del 1647 a Jacques Dupuy – ne peut soutenir à elle seule le fait d’une
                guerre qui lui est insupportable […] sa ressource depende de la con-
                clusion de la paix, laquelle estant en assez bon chemin, soutient en-
                core un peu les esperances de ce pauvre estat» .
                                                             53


                   50  Per una ricostruzione di queste dinamiche politiche si rimanda a G. Candiani,
                Conflitti di intenti e di ragioni politiche, di ambizioni e di interessi nel patriziato veneto
                durante la guerra di Candia cit.; P. Del Negro, Forme e istituzioni del discorso politico
                veneziano, in Storia delle cultura veneta, vol. IV, t. II, Il Seicento, Neri Pozza Editore,
                Vicenza, 1984, pp. 407-436.
                   51  P. Del Negro, Forme e istituzioni del discorso politico veneziano cit., pp. 407-42.
                   52  Su Grémonville e i suoi rapporti con i fratelli Dupuy, si veda l’ancora fondamentale
                R. Pintard, Le Libertinage érudit dans la première moitié du XVIe siècle, Boivin et Cle,
                Paris, 1943.
                   53  Lettera di Grémonville a Dupuy, 16 febbraio 1647, Venezia, Lettres autographes
                de [Nicolas Bretel, seigneur] De Gremonville, ambassadeur de France à Venise, du 4



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34   35