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                Si trattava di una pubblicazione che ebbe una certa risonanza e che,
                per i temi trattati, fu al centro di un vero e proprio caso diplomatico.
                L’autore  dello  scritto  era  il  domenicano  Sante  Maria  Pinardi,  cono-
                sciuto anche con il nome di Xantes Mariales, contro il quale Grémon-
                ville si era battuto ferocemente davanti al Collegio dei Savi nel novem-
                bre del 1646. Animato da una vis polemica apertamente antisarpiana,
                sarebbe stato di lì a poco condannato all’esilio, su richiesta di Luigi
                XIV, per le sue posizioni anti-gallicane .
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                   Sul versante opposto, vale a dire tra le pubblicazioni che suscita-
                rono la piena approvazione di Grémonville, doveva invece esserci sicu-
                ramente il Conseiller d’Estat, dove peraltro diffusa era l’attenzione, le-
                gata talvolta anche a un sentimento di ammirazione, per Venezia come
                modello repubblicano, ma anche per le vicende storiche della Serenis-
                sima.  Sebbene  non  vi  siano  tracce  di  un  coinvolgimento  diretto
                dell’ambasciatore  francese  nella  traduzione,  alcune  circostanze  la-
                sciano  ipotizzare  quantomeno  un  suo  interesse  nell’iniziativa  edito-
                riale. Innanzitutto vanno in questa direzione i legami di Grémonville
                con l’Accademia degli Incogniti, fondata da Giovanni Francesco Lore-
                dan negli anni ‘20 del Seicento, divenuta velocemente un importante
                centro di cultura libertina, con forti legami internazionali, in primo
                luogo con la Francia, e impegnata in una promozione attiva di scritti
                correlati  alla  politica  culturale  dello  stato .  L’Accademia  fu  infatti
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                molto vicina all’ambiente editoriale dove prese forma la traduzione del
                Conseiller  d’Estat,  a  partire  dallo  stampatore  dell’opera .  Nel  1636
                                                                        60
                Paolo Baglioni era stato l’editore delle Meditationi divote di Guido Ca-
                soni, personaggio di spicco dell’Accademia , e ancora Baglioni dedicò
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                modernamente impugnate dall’asserto Parlamento di Parigi nel libro intitolato Della so-
                vrana giuridittione de’ re sopra la politia della Chiesa: colle contrarisposte del cavalier
                Pietro Paolo Torelli da Urbino, Colonia, 1646.
                   58  Archivio di Stato di Venezia, Collegio, Esposizione Principi, f. 56.
                   59  Per una puntuale ricostruzione del ruolo editoriale svolto dall’Accademia degli In-
                cogniti  nella  Venezia  di  metà  Seicento,  in  particolare  dagli  anni  ‘30  agli  anni’  50,  si
                rimanda a M. Infelise, I padroni dei libri cit., pp. 141-143.
                   60  M. Miato, L’Accademia degli Incogniti di Giovan Francesco Loredan, Venezia (1630-
                1661), Olschki, Firenze, 1998; D. Conrieri (a cura di), Gli Incogniti e l’Europa, I libri di
                Emil, Bologna, 2011. Sul rapporto dell’Accademia con il pensiero libertino ancora fon-
                damentale è lo studio pioneristico di G. Spini, Ricerca dei libertini. La teoria dell’impo-
                stura delle religioni nel Seicento italiano, La Nuova Italia, Firenze, 1983, pp. 147-199.
                Utile per una ricostruzione delle reti del libertinismo francese a Venezia è il riferimento
                a F. Medioli, Des liaisons dangereuses? Réseaux hérités, supposés et déguisés d’une
                nonne vénitienne au XVIIe siècle, «Genre & Histoire» [En ligne], 11 (2012).
                   61   G.  Casoni,  Meditationi divote applicate ai misteri divini, et ai Santi, de’ quali si
                celebra la festa di giorno in giorno per tutto l’anno…, Paolo Baglioni, Venezia, 1636.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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