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                quale il pagamento del debito pubblico era inserito tra le spese princi-
                pali dello stato, subito dopo quelle legate alla sicurezza .
                                                                     88
                   Ancora nell’ambito della riflessione sulle finanze, il traduttore eli-
                minava le considerazioni sull’opportunità di non avvalersi di una fi-
                gura troppo specializzata e professionalizzata per la gestione delle fi-
                nanze  pubbliche,  dal  momento  che  la  progressiva  definizione  della
                «profession du maniement de la bourse du Prince» avrebbe potuto im-
                plicare un conflitto tra interessi privati e interessi pubblici . La rifles-
                                                                        89
                sione doveva apparire superflua in riferimento al contesto della Sere-
                nissima. La struttura costituzionale veneziana, fondata sulla sovrap-
                posizione di competenze e sul reciproco controllo tra le magistrature,
                comprese quelle finanziarie, che si moltiplicarono nel corso del XVI
                secolo, determinò infatti una limitata professionalizzazione di coloro
                che si occupavano di finanze pubbliche .
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                   Al di là delle operazioni di adattamento del contenuto del Conseiller
                d’Estat per il pubblico italiano, e più specificamente veneziano, tradu-
                cendo il trattato francese Zuccati svolse un ruolo nella circolazione
                della  cultura  economica  europea  nella  penisola.  In  un  momento  di
                contrazione della riflessione economica degli antichi stati italiani do-
                vuta  anche  alla  progressiva  marginalizzazione  nei  circuiti  dei  com-
                merci internazionali, la traduzione, proponendo i contenuti e le idee
                del trattato francese, finì per rilanciare in Italia spunti relativi a dibat-
                titi cruciali come quello sul lusso, sulla tesaurizzazione, sul lavoro,
                sulla valorizzazione del commercio e sulla compatibilità tra nobiltà e
                mercatura . In quest’ultima prospettiva il Conseiller d’Estat aveva po-
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                tuto trovare un punto di riferimento nella trattatistica mercantile ita-
                liana quattrocentesca e cinquecentesca, a partire da Della mercatura
                et del mercante perfetto di Benedetto Cotrugli e poi più ampiamente
                nella trattatistica politica di inizio Seicento, da Ciro Spontone a Fabio


                   88  «Puis suivent les debtes, que ie mets apres les Charges necessaires pour la seu-
                reté, dautant que le moien deces Charges l’Estat n’est asseuré, les debtes ne pourront
                estre asseurees» (ivi, p. 250).
                   89  «Il y a, outre cela, une faute ordinaire qui se fait en ce subjet en plusieurs Estats;
                qui est, que lon fait un mestier à part, & une profession du maniement de la bourse du
                Prince. De façon que celuy qui s’y met, se dresse comme à une science pour faire ses
                affaires; ce qu’il ne peut faire qu’au dommage du public: Ainsi plus ils y vieillissent plus
                ils y sont sçavans, c’est à dire preiudiciables à l’Estat» (Le Conseiller d’Estat (1632), pp.
                258-59).
                   90  A. Zannini, Il sistema di revisione contabile della Serenissima. Istituzioni, perso-
                nale, procedure (secc. XVI-XVIII), Albrizzi, Venezia, 1994, pp. 156 sgg.
                   91  A. Zannini, Burocrazia e burocrati a Venezia in età moderna: i cittadini originari
                (secc. XVI-XVIII), Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, Venezia, 1993, pp. 69 ss; G.
                Gullino, I patrizi veneziani e la mercatura negli ultimi tre secoli della Repubblica, in G.
                Borelli (a cura di), Mercanti e vita economica nella Repubblica veneta (secoli XIII-XVIII),
                Banca popolare di Verona, Verona, 1980, vol. II, pp. 401-451.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Aprile 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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