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                e privati, presentava non poche criticità, anche nella valutazione di-
                screzionale del valore delle merci, soprattutto prima del varo della Ta-
                riffa generale del 1802 102 :

                   L’irregolare metodo di queste Regie Dogane ‒ scriveva nel 1796 Giacinto
                Dragonetti, autorevole componente della Giunta delle Dogane ‒ di lasciarsi
                all’arbitrio degli Officiali apprezzatori il valutare le merci, che si estraggono, e
                s’immettono, a fine di riscuotersene i dazj costituiti sul valore di ciascun ge-
                nere, gli sbagli, le parzialità, e le ostilità, che inevitabilmente seguono per parte
                degl’inesperti, venali e talvolta rivali Apprezzatori han richiamata l’attenzione
                di questa Giunta 103 .


                6. Il “peso” dei «napolitani» tra dati e stime

                   Lʼobiettivo, prima indicato, di stimare lʼentità dei dazi pagati dai
                «nazionali napolitani» è funzionale alla valutazione dellʼincidenza del
                valore complessivo delle loro transazioni rispetto a quello registrato in
                Dogana grande e alla Doganella sulle negoziazioni di tutti i mercanti.
                Il grafico di Fig. 3 poggia su unʼipotesi di entrate delle due dogane
                considerate,  come  anzi  detto,  prudenzialmente  intorno  al  70%  di
                quelle della Secrezia (cfr. Tab. III e relativa nota 82). Se si accoglie
                questo assunto e si applicano i dazi specifici alle merci dei «napolitani»
                (cfr. Tab. IV), si ottiene un risultato che conferma i volumi significativi
                dei loro traffici 104 .
                   Il grafico di Fig. 3 mostra due possibili livelli di imposizione doganale,
                minimo e massimo; il primo nella misura del 6,5%, determinato som-
                mando  i  due  dazi  da  pagare  obbligatoriamente  su  qualunque  tipo  di
                merce (diritto di dogana al 3,1% e cassa di immissione al 3,4%). Il secondo,
                al punto più alto, cioè al 9,9%, veniva raggiunto aggiungendo ai due
                precedenti anche un terzo dazio (quello dei panni al 3,4%) previsto per



                   102  Tariffa generale ridotta in ordine alfabetico di tutte le merci, e derrate soggette ai
                regj dazi doganali da osservarsi in tutte le dogane di questo Regno di Sicilia per ordine di
                Sua  Maestà,  Reale  Stamperia,  Palermo,  1802.  A  questa  edizione  fece  seguito,  nello
                stesso anno, il Supplimento alla generale Tariffa per tutti i generi omessi e correzioni di
                tutti gli errori occorsi nella stampa, Palermo, 1802.
                   103   Asp,  Rsi,  b.  5301,  relazione  di  Giacinto  Dragonetti  per  conto  della  Suprema
                Giunta delle Dogane al Supremo Consiglio delle Regali Finanze, Palermo, 25-2-1796.
                   104  Esempio: totale entrate della Secrezia nel 1795-1796 = onze 27090; stima del
                totale delle entrate in Dogana grande e alla Doganella = onze 18963 (70% di onze 27090);
                valore delle merci dei «napolitani» nello stesso anno = onze 61400; applicando le per-
                centuali del 6,5 e del 9,9 al valore delle loro merci, si hanno rispettivamente onze 3991
                (61400x6,5:100)  e  onze  6079  (61400x9,9:100)  di  dazi  complessivamente  pagati  che,
                rapportati  al  totale  delle  entrate  doganali,  incidono  nella  misura  del  21,0%
                (3991:18963x100) e del 32,1% (6079:18963x100).



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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