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                di spicco come Ilarione Bouge e Gio. Batta Caillol 122 ; cambia la gra-
                duatoria merceologica delle esportazioni (più zolfo, vino, agrumi e de-
                rivati) e si sviluppano considerevolmente le attività finanziarie e assi-
                curative 123 . La nuova fase politica internazionale, specialmente a ca-
                valiere  tra  i  due  secoli,  sposterà  decisamente  lʼasse  della  presenza
                straniera nel porto della capitale sui capitani e sui mercanti-impren-
                ditori anglo-americani che, dal 1806 al 1815, acquisiranno il controllo
                del commercio da e per fuori Regno 124 . Per i ʻregnicoliʼ calabresi e cam-
                pani ci saranno ancora margini di manovra, ma la loro florida stagione
                settecentesca era ormai alle spalle.








































                   122  Ivi, vol. 1193, «Nota deʼ Francesi, che prestarono il Giuramento sotto li duodeci
                Ottobre 1793», Palermo, 29-11-1793.
                   123  R. Lentini, Gibbs, i Woodhouse e Ingham: una British Connection in Sicilia, in M.
                DʼAngelo, R. Lentini, M. Saija (a cura di), Il «decennio inglese» 1806-1815 cit., pp. 125-
                154.
                   124  R. Lentini, British Merchants cit.; Id., Sicilie del vino nellʼ800. I Woodhouse, gli
                Ingham-Whitaker, il duca dʼAumale e i duchi di Salaparuta, Palermo University Press,
                Palermo, 2019, in particolare pp. 17-124.



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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