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I vini piemontesi nel Nuovo Mondo: le prime spedizioni ottocentesche 427
la nuova volontà politica di fare del porto di Genova il punto di par-
tenza delle relazioni con le Americhe, e la necessità di trovare una
via commerciale alternativa a quella poco sicura e spesso preclusa
alla bandiera sarda del Levante, spinse Vittorio Amedeo Sallier de la
Tour, successore del San Marzano agli Esteri, a nominare il conte
Gaetano Egesippo Palma di Borgofranco incaricato d’affari e console
generale a Rio de Janeiro. Insieme col viceconsole Alessandro Alloat,
il 25 febbraio 1834 Palma di Borgofranco salpò dunque da Genova a
bordo della regia fregata ʻDes Geneysʼ comandata dal cavaliere Tito
Olzati e, dopo una breve sosta a Santa Cruz de Tenerife per comple-
tare il carico, il 3 maggio 1834 sbarcò nel porto della capitale dell’Im-
pero del Brasile .
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Istituita la rappresentanza in Brasile furono finalmente condotte
quelle accurate indagini in loco, che il marchese Grimaldi non era
riuscito a compiere, atte a individuare quali prodotti del Regno po-
tessero trovare uno sbocco vantaggioso nell’ex colonia portoghese.
Tra questi, già dalle prime informazioni raccolte dal cavalier Olzati,
non figurava il vino piemontese, che in Brasile aveva ottenuto uno
scarsissimo riscontro, giudicato e considerato dai locali troppo co-
stoso e troppo delicato per poter competere con i vini prediletti di
Spagna e di Portogallo.
Quest’informazione estrapolata dal diario di bordo del comandante
della ʻDes Geneysʼ evidenzia come, sulla scorta di quanto fatto pro-
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dromicamente dal San Marzano, nel corso degli anni erano sì conti-
nuati i saggi per provare a spalancare il mercato carioca al vino subal-
pino – con la stessa regia fregata che nel corso della sua traversata
(precisamente il 25 marzo 1834) aveva incrociato il brigantino geno-
vese ʻIl Buon Padreʼ del capitano Vinelli diretto a Bahia proprio con
un carico di vino a bordo – ma che tali tentativi non avevano avuto il
successo sperato: in sostanza, l’infimo export vinicolo del Regno di Sar-
degna in Brasile si limitava a soddisfare la domanda e a mitigare la
saudade degli emigrati liguri e piemontesi.
L’amministrazione carloalbertina cercò comunque di favorire in
tutti i modi possibili lo smercio dei vini del Regno nell’Impero. Nel lu-
glio del 1836 il marchese Lascaris di Ventimiglia, ardente promotore
dell’industria sabauda, ottenne il permesso di aggiungere al carico
della regia fregata ʻEuridiceʼ del cavaliere Francesco Serra, prossima
alla partenza verso l’America Meridionale, due casse di bottiglie e due
6 Ast, Cn Rio de Janeiro, mazzo 1, Rio de Janeiro, 17 maggio 1834, n. 1.
7 Ivi, mazzo 1, Rio de Janeiro, 16 dicembre 1834.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)