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Pietro Pisani e la Real Casa dei Matti (1824-1837) 475
rispingono con dispregio ed alterezza ogni idea di un travaglio mecca-
nico, hanno pure il tristo vantaggio di perpetuare i loro isviamenti in-
sensati ed il loro delirio» .
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Nessuna indicazione precisa è rivolta nelle Istruzioni a un impiego
musicale per scopi terapeutici – in tutto lo scritto non emergono del
resto rilevanti considerazioni di natura teorica –, un elemento che è
stato invece già considerato nella sua indubbia valenza dallo stesso
Esquirol, che a partire dal 1824 sperimenta frequentemente la musi-
coterapia all’ospedale parigino della Salpêtrière (nel 1833 Françoise
Leuret inviterà nella struttura Franz Liszt) , anche se nella Lettera al
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dottor Moore di Londra, pubblicata in coda alla Guida per la Real Casa
dei Matti di Palermo del 1835, Pisani fa riferimento ai concerti tenuti
ogni domenica a pranzo, dopo il felice esito di una prima festa passata
dai matti «in danze e canti» .
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Realizzato in edifici a corpi bassi, l’istituto palermitano era suddi-
viso in due «grandi ripartimenti», quello delle donne (a destra) e quello
degli uomini (a sinistra), divisi al loro interno in base alle quattro tipo-
logie di malattia mentale. La dottrina psichiatrica coeva, con la sua
quadripartizione della follia in ‘melanconia’, ‘demenza’, ‘idiotismo’ e
‘mania’, sarebbe stata così tradotta specularmente dal sistema dei cor-
ridoi paralleli. Nel 1827 la vecchia struttura in rovina dell’Ospizio di
Santa Teresa veniva dunque riadattata alle esigenze manicomiali
dall’architetto Raineri, che si faceva interprete del bisogno funzionale
della divisione per classi di patologie e della necessità di un isolamento
che vedeva privilegiati i ‘pensionisti’ sugli altri ricoverati . L’origine
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conventuale della struttura, contraddistinta dai corridoi su cui si af-
facciavano le celle, restava il fulcro di un progetto che prevedeva il
complemento di un nuovo corpo posteriore affacciato su un giardino.
29 P. Pinel, Trattato medico-filosofico sopra l’alienazione mentale, di Filippo Pinel, pri-
ma versione italiana sulla seconda edizione francese, di Costantino Vaghi, dottore in me-
dicina e chirurgia, aggiuntivi alcuni cenni intorno alla vita ed opere dell’autore, dalla Ti-
pografia Orcesi, Lodi, 1830, p. 186 (si tratta della prima edizione italiana del trattato
pineliano).
30 M. Galzigna, La malattia morale. Alle origini della psichiatria moderna, cit., pp. 90-91.
31 P. Pisani, Lettera al dottor Moore di Londra, in Guida per la Real Casa dei Matti di
Palermo scritta da un frenetico nella sua convalescenza, cit., pp. 41-42. Il successore di
Pisani, Francesco Pignocco, nel 1851 ricordava che il ballo era stato praticato tutti i
giorni festivi in entrambi i reparti della Casa (Id., Trattamento igienico dei diversi generi
di follia e cenni statistici dell’anno 1850 raccolto nella Real Casa dei Matti di Palermo,
Stabilimento Tipografico dell’Armonia, Palermo, 1851, pp. 50-51).
32 Per una descrizione dettagliata della struttura architettonica e dei luoghi della
Real Casa dei Matti, oltre alla Guida per la Real Casa dei Matti di Palermo scritta da un
frenetico nella sua convalescenza (cit.), vedi G. Casarrubea, Società e follia (la transi-
zione: 1824-1875), cit., pp. 16 ss.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)