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Pietro Pisani e la Real Casa dei Matti (1824-1837)               477


                    guarirli», nonostante il progresso dei saperi, si era «infino a nostri giorni
                    stabilmente mantenuto» . Nel muovere, in linea con la trattazione di Pi-
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                    nel, dalla pionieristica esperienza dell’ospedale di Nuestra Señora de Gra-
                    cia di Saragozza e, in misura minore, dai risultati ottenuti col trattamento
                    morale negli stabilimenti di Leicester, York e Parigi, Pisani dichiara di
                    applicare una cura corrispondente ai nuovi orientamenti in materia di
                    follia, che anche in Sicilia ha visto con lui i pazzi «a un tratto sgravati
                    dallo enorme peso delle catene» e con «affabili metodi trattati».
                       Lavati e vestiti – giacevano nudi – proibita ogni forma di violenza, essi
                    sono stati accolti con cura e umanità. Una minuziosa propedeutica volta
                    al recupero, che lascia ampio potere di intervento a un soggetto che non
                    proviene direttamente dalle professioni mediche, come era stato nel pre-
                    cedente caso del servita Giovanni Maria Linguiti, il primo direttore del
                    Real Stabilimento de’ Folli, sorto nel marzo 1813 ad Aversa – sotto Gioac-
                    chino Murat – grazie al piano del ministro Giuseppe Zurlo, che aveva
                    preso il posto della «pazzeria» degl’Incurabili e rappresentato il modello di
                    riferimento  del  progetto  siciliano .  È  Joseph  Guillaume  Desmaisons
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                    Dupallans, l’alienista francese che nel 1840 affronta un viaggio di studio
                    in Italia per descrivere la realtà degli istituti psichiatrici, a ricordare «il
                    male prodotto dall’influenza di Linguiti» e le criticità che dal modello aver-
                    sano si erano riprodotte sulle altre realtà manicomiali. Nel manoscritto
                    del francese Linguiti è descritto come l’autore di alcune Ricerche sopra le
                    alienazioni, un’«opera di circostanza» pubblicata nel 1812 , il cui unico
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                    pregio era di esemplificare i limiti «e il modo di pensare di un sorpassato
                    sistema che ha portato le più nefaste conseguenze» . Questi aveva cioè
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                    lasciato «ai medici la cura del corpo mentre lui si incarica dell’anima», il
                    «solito ruolo» del prete, e in effetti – precisava – «era uomo di chiesa» .
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                    Dupallans non mancava di sottolineare come Linguiti avesse accentrato
                    su di sé tutte le prerogative del trattamento morale sconfinando nelle
                    competenze mediche e contribuendo così alla costruzione di una narra-
                    zione che aveva avuto vasta fortuna nella stampa napoletana (i «filantropi


                       36  P. Pisani, Istruzioni per la novella Real Casa dei Matti di Palermo, cit., pp. IX-XI.
                       37  Nel 1816 veniva inviato ad Aversa dai rettori dello Spedale Grande l’abate Giovanni
                    Cirino, che vi restava tre mesi per preparare un lavoro propedeutico al progetto paler-
                    mitano, che intitolava Stato dimostrativo delle Reali Case de’ Folli di Aversa (il docu-
                    mento è custodito all’Archivio di Stato di Palermo, sez. Catena, «Real Segreteria», Incar-
                    tamenti, fil. 1592). Il progetto non era destinato a realizzarsi nel breve termine a causa
                    delle frizioni tra il governo borbonico e i rettori dello Spedale Grande, dietro cui stavano
                    gli interessi del senato cittadino.
                       38  G.M. Linguiti, Ricerche di Giovanni Maria Linguiti sopra le alienazioni della mente
                    umana, A. Trani, Napoli, 1812.
                       39  J.G. Desmaisons Dupallans, La Francia alla ricerca del modello e l’Italia dei mani-
                    comi nel 1840, a cura di P.L. Cabras, S. Chiti, D. Lippi, con il contributo di E. Campanini
                    e D. Vanni, Firenze University Press, Firenze, 2006, p. 29.
                       40  Ibidem.


                                                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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