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308 Simone Lombardo
tra l’emigrato, temporaneo o stanziale, e il proprio luogo natio. I geno-
vesi sono un interessante caso di studio proprio per la proiezione su
vasta scala e per l’ampiezza della loro diaspora, notevole nel panorama
medievale. Ho tentato di affrontare, stando a quanto emerge dalla do-
cumentazione, alcune questioni, tra cui le modalità di una morte fuori
patria, il recupero di beni del defunto, le reti di relazioni tra i genovesi
d’Oltremare rese evidenti nel momento della morte, i legami economici
in entrambe le direzioni, fino ai lasciti pii che fanno trasparire la per-
manenza di affetti con i centri della riviera ligure di cui si era originari,
o al contrario il totale ambientamento nei porti d’Oriente. Gran parte
della diaspora genovese del tardo Medioevo si era infatti rivolta alla
costellazione di insediamenti del Levante, prima e più naturale desti-
nazione non solo per i mercanti ma anche per un vasto segmento
umano che comprendeva artigiani, marinai, calafati, soldati, notai,
banchieri, pubblici ufficiali, gente in cerca di fortuna: lì si svolse gran
parte dell’epopea ligure, lì si viveva e financo si moriva .
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La storiografia sui genovesi d’Oltremare si è a lungo interrogata su
questi ambiti e ha visto tra i protagonisti di rilievo Roberto Sabatino
Lopez, Geo Pistarino, Michel Balard, Giovanna Petti Balbi, Laura Bal-
letto, Sandra Origone, Enrico Basso e Antonio Musarra. La maggior
parte degli studi si è concentrata sulla descrizione del sistema colo-
niale levantino e delle epopee mercantili dei liguri, ricostruendo gli in-
sediamenti, le rotte marittime e le dinamiche commerciali, fino all’in-
dagine delle nationes all’estero, dando vita a una vera e propria tradi-
zione storiografica . Questo tipo di indagine è stato possibile anche
2
grazie alla presenza di una consistente documentazione, redatta nei
porti del Mediterraneo dai notai liguri e oggi conservata nell’Archivio
Ringrazio Tommaso Vidal, Antonio Musarra e i revisori anonimi per i preziosi consi-
gli. Dedicato a Beppe, Caterina, Andre Lanza e tutti gli amici che sono dovuti o dovranno
emigrare, perché non dimentichino mai la casa.
Abbreviazioni: Asge = Archivio di Stato di Genova.
1 M. Balard, Habitat, ethnies et métiers dans les comptoirs génois d’Orient (XIIIe-XVe
s.), in Id., Gênes et la mer, I, Società ligure di Storia Patria, Genova, 2017, pp. 445-467.
2 Si indicano per brevità solo alcuni tra i maggiori lavori sull’argomento, qui utiliz-
zati: M. Balard, La Romanie génoise (XIIe-début du XVe siècle), Società Ligure di Storia
Patria, Genova, 1978; G. Pistarino, I Gin dell’Oltremare, Civico istituto colombiano, Ge-
nova, 1988; G. Pistarino, I signori del mare, Civico istituto colombiano, Genova, 1992;
E. Basso, Genova: un impero sul mare, Cnr, Cagliari, 1994; A. Musarra, In partibus Ul-
tramaris: i Genovesi, la Crociata e la Terrasanta (secc. XII-XIII), Isime, Roma, 2017. Per
l’analisi della colonia di Chio, gestita dall’apposita Maona: P.P. Argenti, The occupation
of Chios by the Genoese and their administration of the Island 1346-1566, Cambridge
University Press, Cambridge, 1958. Per quanto riguarda la discussione sul termine “co-
loniale”, qui volutamente utilizzato: M. Balard, A. Ducellier (a cura di), Coloniser au
Moyen Âge. Méthodes d’expansion et techniques de domination en Méditerranée du XIe
au XVIe siècle, Colin, Paris, 1995.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVIII - Agosto 2021
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)