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Benzoni (saggi)_7  25/04/18  11:49  Pagina 135






                   Una contestazione d’oltremare. L’opposizione dei missionari francescani di Tripoli...  135


                   rale dai missionari nella primavera del 1794 durante la breve parentesi
                   del pascialato di Alì Burghul, salvo poi essere ritirata pochi mesi più
                   tardi col ritorno della reggenza sotto il dominio dei Karamanli, allor-
                   quando il nuovo pascià Ahmed, per nulla intenzionato a modificare i
                   termini delle convenzioni stipulate dal suo omonimo predecessore nel
                   1720 e nel 1729 con la Corona borbonica e altresì risoluto a mantenere
                   stabili i legami con la potenza francese sua alleata, forzò i padri apo-
                   stolici e il nuovo prefetto Mariano da Onano a ricusare la tutela spa-
                                                                                     18
                   gnola e ad assoggettarsi una volta per tutte alla protezione del Guys .
                      I rapporti dei religiosi con la Francia, più volte guastati in quegli
                   anni  da  ragioni  di  natura  giurisdizionale,  con  la  restaurazione  del
                   potere dei Karamanli entravano pertanto in una fase di apparente tran-
                   quillità, che si sarebbe mantenuta tale fino all’avvento della stagione
                   consolare, quando in seguito al ritorno della missione sotto la tutela
                   francese dopo la momentanea parentesi spagnola del 1799-1801 e
                   riconducibile ai profondi rivolgimenti politici di fine secolo, la situazione
                   sarebbe di nuovo precipitata in aperto contrasto a causa delle pretese
                   avanzate dal successore di Guys alla guida della delegazione Bonaven-
                   ture Beausser e vòlte, oltre che a ribadire il controllo della Francia sulla
                   missione e ad ampliare gli onori da accordare al rappresentante con-
                   solare in occasione delle sacre funzioni, anche a far aderire i padri apo-
                   stolici  alle  misure  introdotte  da  Bonaparte  sul  piano  della  politica
                                    19
                   religiosa e festiva .

                   Il Consolato e l’Impero. I padri apostolici di fronte alla festività di
                   San Napoleone e alle preghiere per l’imperatore

                      Il colpo di Stato di Brumaio non fu privo di effetti significativi per la
                   missione tripolina. La svolta consolare, passo decisivo verso la piena
                   affermazione del potere personale di Napoleone, fu infatti accompa-
                   gnata dalla sensibile ripresa degli interessi francesi in area libica dopo
                   l’improvvisa interruzione che si era venuta a verificare sul finire della
                   stagione direttoriale, quando a seguito del progressivo avvicinamento
                   del pascià Yusuf Karamanli alla potenza inglese nel contesto del con-




                      18  D. Rézeau, Tripoli de Barbarie. Consuls de France et missionnaires cit., pp. 84-85;
                   C. Bergna, La missione francescana in Libia cit., pp. 107-110; Id., Tripoli dal 1510 al
                   1850 cit., pp. 232-249; E. Rossi, Storia di Tripoli e della Tripolitania dalla conquista araba
                   al 1911 cit., pp. 255-260.
                      19  C. Bergna, La missione francescana in Libia cit., pp. 107-110.


                   n.42                            Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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