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                   Aurelio Musi

                   NAPOLI 1848*

                                                             DOI 10.19229/1828-230X/4292018


                   SOMMARIO: L’articolo si sviluppa in tre parti. Nella prima si affronta il tema della coesistenza
                   della doppia patria, della doppia fedeltà, del doppio senso di appartenenza, borbonica e ital-
                   iana, nel Regno di Napoli fino al 1848. Dopo la rivoluzione del 1848 l’aspirazione alla nazionalità
                   italiana si disgiunge dalla fedeltà alla dinastia borbonica. La seconda parte è dedicata all’anal-
                   isi critica della storiografia sul ’48 europeo compiuta da Giuseppe Galasso. Nella terza parte è
                   analizzata  la  tendenza  interpretativa  più  recente  sullo  sviluppo  di  un  movimento  radicale
                   durante la congiuntura quarantottesca napoletana.
                   PAROLE CHIAVE: Napoli, Rivoluzione, 1848.

                   NAPLES 1848
                   ABSTRACT: The article in three parts proposes a reflection on the revolution of 1848 in Naples. In
                   the first part the focus is the living together of the Bourbon fidelity and the Italian nation in
                   Neapolitan Kingdom until 1848. After this time “Neapolitan Nation” and “Italian Nation” were
                   different, opposite senses of belonging. The second part is a critical analysis of the historiogra-
                   phy on the European Revolution of 1848 made by Giuseppe Galasso. In the late part I discuss
                   some recent studies about the rising of a radical movement in Neapolitan Revolution.
                   KEYWORDS: Naples, Revolution,1848.


                      1. Sullo stato attuale del Regno (13 settembre 1849) di Luigi Blanch 1
                   è particolarmente interessante non solo per l’analisi degli eventi cul-
                   minati nella giornata del 15 maggio 1848 a Napoli e della successiva
                   repressione borbonica, ma anche e soprattutto per la periodizzazione
                   che l’autore propone della storia del Napoletano tra il 1799 e il 1848.
                   Blanch è il massimo rappresentante della generazione che ha vissuto
                   la propria giovinezza tra il Borbone e Murat. Ma, a differenza di Pepe,
                   Filangieri e dello stesso Colletta, Blanch esprime una posizione asso-
                   lutamente originale: ispirata più al moderatismo che al liberalismo,
                   essa intende conciliare l’ideale della monarchia amministrativa con
                   l’eredità napoleonica. Dalla difficoltà di questa mediazione nasce il





                      * Il testo non è stato sottoposto a referaggio.
                      1  Per la biografia di Blanch, cfr la voce Blanch Luigi, a cura di N. Cortese, in Dizionario
                   Biografico degli Italiani, on line; la bibliografia, a cura dello stesso autore, in L, Blanch,
                   Scritti Storici, a cura di B, Croce, Laterza, Bari,  1945, pp, 385-413; N. Ferrarelli, Memorie
                   militari del Mezzogiorno d’Italia, Laterza, Bari, 1911, passim; N, Cortese, Il Mezzogiorno
                   e il Risorgimento italiano, ESI, Napoli, 1965, 273-225; A. Musi, Mito e realtà della nazione
                   napoletana, Guida, Napoli, 2016, pp, 138-150,


                   n.42                            Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Aprile 2018
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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