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Robuschi (saggi)_4  14/12/18  09:31  Pagina 519






                   Le relazioni commerciali tra Venezia e Malta alla fine del XVII secolo  519


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                   hanno ben messo in luce Scarpa  14  e Mallia-Milanes , persino quelle di
                   rappresentante diplomatico accreditato presso il governo veneziano.
                      Non bisogna poi dimenticare che, a causa della sua posizione geo-
                   grafica, Venezia si prestava a essere il punto di arrivo della ramificata
                   struttura  informativa  dell’Ordine.  Lettere  di  cavalieri  residenti  in
                   Europa orientale o settentrionale, i dispacci inviati dalle spie che sor-
                   vegliavano gli spostamenti dei turchi, i reclami di quanti erano stati
                   danneggiati dalle scorrerie di navi battenti più o meno legittimamente
                   le insegne dei cavalieri di San Giovanni confluivano nelle mani del rice-
                   vitore di Venezia, che, nella sua posizione di avamposto dello scacchiere
                   levantino, doveva poi smistare tutte le informazioni ai propri superiori.
                   Le delicate responsabilità di cui era investita, rendevano questa carica
                   particolarmente ambita, anche in considerazione del fatto che in essa
                   erano anche accentrate le figure del luogotenente e del ministro resi-
                   dente. Come emerge chiaramente dall’analisi delle fonti dell’archivio
                   dell’Ordine, il priore di Venezia, che godeva del titolo onorifico di Gran
                   Priore, non risiedeva a Venezia, ma a Malta, dove era associato ai mas-
                   simi vertici della gerarchia dell’Ordine. A farne le veci era solitamente
                   il luogotenente, appunto, che rimaneva in carica cinque anni con pos-
                   sibilità di riconferma. Costui doveva essere «sufficiente, atto, abile,
                   benemerito, capace e prattico delle cose dell’Ordine» e veniva eletto per
                   luogotenente e vicario affinché «convochi e congreghi le assemblee, e
                   amministri la giustizia a coloro che la dimanderanno, intervenga nei
                   Capitoli Provinciali, ed eseguisca tutte le altre cose intorno ai negozi
                                                                   16
                   pubblici che s’appartengono all’ufficio del Priore» . Inoltre, alla morte
                   del priore, era il luogotenente a prendere possesso del priorato in una
                   cerimonia dall’alto valore simbolico e dal forte sapore medievale .
                                                                                 17



                      14  P.  Scarpa,  Ricevitori  e  rappresentanti  dell’Ordine  di  Malta  a  Venezia  in  epoca
                   moderna nelle esposizioni del Collegio, «Archivio Veneto», S. V, 166 (2006), pp. 191-210.
                      15  «In the absence of a Hospitaller’s embassy in Venice, it was the receiver’s mission,
                   along that of Treasury official, to assume the task of a resident minister or ambassador
                   to the Serenissima» (V. Mallia-Milanes, The Hospitaller Receiver in Venice. A Late Seven-
                   teenth-Century Document, «Studi Veneziani», N.S., XLIV (2002), pp. 309-326).
                      16  Dei Priori, tit. XI, in Stampa del Venerando Gran Priorato di Venezia della Sacra Reli-
                   gione Gerosolimitana, Venezia 1798, p. 154. La delicatezza dei compiti svolti dal luogo-
                   tenente rendeva necessaria un’oculata selezione. Veniva infatti suggerito al superiore di
                   riflettere «quanto savia e accurata conviene che sia la scelta dei migliori fra quei che gli
                   si presentino, per applicarli a sì geloso esercizio, e quanto spogliato d’interesse, non che
                   d’ogni macchia di particolare avarizia, chi ne accetta l’impiego» (M.A. Zondadari, Breve
                   e particolare Istruzione del Sacro Ordine Militare degli Ospedalieri, detto oggi volgarmente
                   di Malta […], Gius. Comino, Padova 1724, p. 72).
                      17  Il venerdì 20 aprile 1663 il luogotenente fra Fabrizio Serbelloni, nominato luogote-
                   nente dal neo-eletto priore fra Giovanni Diodati «si è portato nella chiesa di San Giovanni
                   del Tempio, detta de’ Furlani di questa metropoli di Venezia che è capo del detto Priorato,
                   et parimenti in essa con le ginocchia a terra ha adorato, et orato avanti al Santissimo


                   n.44                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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