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Sabbatini (saggi)_5  14/12/18  09:32  Pagina 549






                   Una repubblica tra due re: la Declaration di Giacomo Stuart     549


                      Alla recriminazione per le accoglienze politicamente sconvenienti,
                   Molesworth aggiungeva – per bocca dell’abate Nicolini un’informazione,
                   o meglio una minaccia, destinata a colpire e preoccupare i governanti
                   lucchesi:
                      Si era pertanto discorso a Londra nel consiglio di dare una patente dimo-
                   strazione del disgusto del re e della nazzione con proibire i drappi ed olii di
                   Lucca quando si riaprisse il commercio con la Francia, ma che per adesso non
                   si era poi resoluto.

                      Il ricorso a questa forma indiretta (e unidirezionale), che crea la
                   catena Molesworth-Niccolini-Mansi-Orsucci-Repubblica, viene spiegata
                   dallo stesso abate:
                      Non aveva egli ordine di farne doglianza espressamente, ma che aveva
                   voluto farne dare questo cenno al signor Carlo Mansi, al quale professava ami-
                   cizia, acciò, giacché si ritrovava qui, ne parlasse meco con intenzione che ne
                   fosse la repubblica intesa, e potesse opportunamente addolcire le cose e diver-
                   tire ogni pregiudizio, che fosse per resultare da questo fatto.
                      E qui iniziano le riflessioni e le congetture dell’ambasciatore intese
                   a fornire elementi utili alle proposte dell’Offizio sopra le differenze e poi
                   alle decisioni del Consiglio generale.
                      È osservabile – scrive Orsucci – che nelle reciproche visite che seguirono fra
                   l’inviato e il signor Carlo, quando passò di qui nel suo ritorno di Torino, non si
                   facesse parola di un particolare simile, e che né meno ne fosse al Bagno parlato
                   al signor Alessandro Buonvisi: contrasegno che non habbi havuto ordine di aprir-
                   sene che presentemente, o che l’abbia totalmente fatto di suo motivo con inten-
                   zione che si potesse andare al riparo di ciò che in seguito fosse per avvenire.

                      Insomma, si tratta di un gesto di amicizia o è l’annuncio obliquo
                   dell’imminente apertura formale di un’azione punitiva verso la Repub-
                   blica che potrà arrivare davvero al blocco delle importazioni di drappi
                   e di olio? 24  Per dare ulteriori lumi, Orsucci ricorda i propri recenti con-
                   tatti coll’inviato inglese:



                      24  Naturalmente la minaccia che riguarda i drappi di seta appare più efficace, ma
                   non era insignificante, in questi primi decenni del Settecento, neppure l’esportazione
                   dell’olio d’oliva: in un simile commercio era, ad esempio impegnata anche la famiglia
                   Sardini, e nel suo viaggio di formazione Giovanni Battista Domenico (che poi sarà per
                   decenni diplomatico a Madrid, Vienna e in altre corti italiane) proprio allo scopo di con-
                   trollare le vendite avrebbe dovuto recarsi anche a Londra (Cenami, II, 31). Forse con
                   qualche ragione, comunque, Janet Ross coglie in questo passaggio dell’inviato inglese
                   un perfido esempio di humour (J. Ross e N. Erichsen, The story of Lucca, J.M. Dent &
                   sons, London / E.P. Dutton, New York, 1912, p. 94: «The Honourable John Molesworth,
                   who evidently was not lacking in Humour, gave the little Republic as terrible fright»).


                   n.44                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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