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                 e di altri Investiganti, Gatta fu quindi coinvolto nello studio delle febbri
                 che colpivano la popolazione intorno al lago; a suo avviso, a differenza
                 della peste, dipendevano dall’aria (come si legge, non accenna affatto
                 alle acque del lago).


                 Un nonno illustre

                    Ma chi era Geronimo Gatta? Secondo Pasquale Russo, nacque pro-
                 babilmente intorno al 1610 (sposato con la nobildonna Giovanna Vali-
                                                                        43
                 gut, ebbe il suo primogenito, Giuseppe Maria, nel 1637 ). La data di
                 nascita va tuttavia anticipata; Gatta infatti parla di Giovanni Antonio
                 Foglia come suo maestro. Foglia fu lettore primario di Teorica della
                 Medicina presso lo Studio di Napoli dal 1617 al 1621 44  e autore di un
                 trattato sul mal di gola, De anginosa passione (Napoli, 1620) e di un
                 Historico Discorso del Gran terremoto successo nel Regno di Napoli,
                 nella provincia di Capitanata di Puglia, nel corrente Anno 1627 (Napoli,
                 1627) .
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                     Non è tuttavia sicuro che Gatta abbia conseguito la laurea a
                 Napoli (non essendoci prove di ciò nel fondo relativo al Collegio dei
                 dottori presso l’Archivio di Stato di Napoli ); non potevano però non
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                 essergli noti i medici più in vista a Napoli e i loro ambiti di ricerca,
                 le sperimentazioni più o meno segrete, le idealità e le inquietudini





                 del Centro di Studi Vichiani», 5, 1 (1975), pp. 56-70 e S. Serrapica, Sebastiano Bartoli
                 (1630-1676). Un episodio della polemica tra «antichi» e «moderni»: dalla disputa sulla mace-
                 razione dei lini nel lago di Agnano alla Astronomia del microcosmo, «Studi Filosofici», 19
                 (1996), pp. 177-222.
                    43  Pasquale Russo rinvia a una Genealogia della famiglia Gatta di Antonello Sica, rea-
                 lizzata sulla base dei registri parrocchiali della chiesa di Santo Stefano di Sala; se la data
                 di nascita di Gatta è incerta, sappiamo che morì il 17 settembre del 1677. Ringrazio il
                 dott. Sica, per avermi fatto conoscere il suo dattiloscritto e il dott. Michele Esposito per
                 i vari confronti e per avermi fornito il saggio di E. Spinelli, Della famiglia Gatta di Sala,
                 in Id., Contributi alla Storia Culturale del Vallo di Diano (secc. XV-XIX), Pietro Laveglia edi-
                 tore, Salerno, 1994, pp. 19-36.
                    44  N. Cortese, L’età spagnuola cit., p. 351. Sono gli anni in cui anche Severino è a
                 Napoli; dal 1610 aveva iniziato ad insegnare privatamente; dal 1622, insegnò Anatomia
                 e Chirurgia, presso lo Studio, riscuotendo un enorme successo, ivi, p. 349.
                    45  G. Gatta, Di una gravissimapeste cit., p. 97.
                    46  Cfr. I. Del Bagno, Legum doctores. La formazione del ceto giuridico a Napoli tra Cin-
                 que e Seicento, Jovene, Napoli, 1993 (che però menziona altri esponenti della famiglia
                 Gatta) e il fondo Collegio dei Dottori (1584-1811) presso l’Archivio di Stato di Napoli; L.
                 Moréri, Le Grand Dictionnaire Historique, ou le melange curieux de l’Histoire Sacrée et pro-
                 fane, t. IV, Paris, MDCCXV, p. 510, scrisse che Geronimo si addottorò a Salerno, ma
                 non si riscontrano tracce di ciò presso l’Archivio di Stato di Salerno (come ho personal-
                 mente verificato, consultando il fondo «Acta doctoratus»).


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018     n.44
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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