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Gotor (saggi)_2  14/12/18  09:30  Pagina 460






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                 tità simulata» e, appunto, i culti «falsi e indebiti», perciò giudicati
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                 superstiziosi .
                    Rusca nacque nel 1563 a pochi chilometri da Lugano nel Canton
                 Ticino da una facoltosa famiglia di notai . Allievo di Carlo Borromeo,
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                 frequentò il Collegio elvetico da lui fondato nel 1579 a Milano, ove era
                 entrato grazie a una raccomandazione dei cardinali Tolomeo Gallo 10  e
                 Alessandro  Farnese,  il  quale  ne  seguì  i  progressi,  presentandolo
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                 all’amico vescovo di Cremona Cesare Speciano . Carlo Borromeo in
                 persona, da cui Rusca dichiarò di essere stato «nodrito» , si interessò
                                                                       12
                 ai suoi progressi negli studi («Mi par che mostri buona indole et spe-
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                 ranza di riuscir bene» come scrisse nel 1581 ) e lo ordinò sacerdote
                 nel 1587. Nel 1591 Rusca conseguì il titolo di dottore in teologia presso
                 l’università di Pavia dopo avere acquisito nel collegio dei gesuiti di



                    8  Sullo «spirito pastorale» assunto dall’Inquisizione romana, si veda A. Prosperi,
                 Tribunali della coscienza. Inquisitori, confessori, missionari, Einaudi, Torino, 1996, pp.
                 412-418. Per l’immagine del pastore come metafora del potere e sulla pastoralità come
                 dimensione individualizzante del governo degli uomini, che esige il controllo della sin-
                 gola coscienza di ognuno, il richiamo è a M. Foucault, Omnes et singulatim: verso una
                 critica della ragion politica, «Lettera internazionale», n. 15 (1988), pp. 35-43 e Id, Perché
                 studiare il potere: la questione del soggetto, in P. Della Vigna (a cura di), Poteri e stra-
                 tegie. L’assoggettamento dei corpi e l’elemento sfuggente, Mimesis, Milano, 1994, pp.
                 103-114.
                    9  Seguo, se non indicato diversamente, la più recente e completa biografia di Rusca
                 di S. Xeres, Dà la vita il Buon pastore (Gv, 10,11). Biografia di Nicolò Rusca (1563-
                 1618), Centro studi «Nicolò Rusca»-Fondazione Gruppo credito Valtellinese, Como-
                 Sondrio, 2013 che include le lettere del beato, a cura di Annalina Rossi, un saggio
                 iconografico di Angela Dell’Oca e Andrea Straffi e due appendici sulla storia delle
                 cause di beatificazione e sull’elenco delle fonti e della bibliografia su Rusca. Si veda
                 anche A. Pastore, Nicolò Rusca, Dbi, vol. 89, Istituto dell’Enciclopedia italiana, Roma,
                 2017, pp. 277-280. Un riepilogo delle fonti coeve (processuali, agiografiche, letterarie)
                 di parte cattolica e protestante relative a Rusca è tracciato da F. Maissen, L’antica
                 storiografia intorno all’arciprete Nicolò Rusca, Centro Innocenziano di studi e propa-
                 ganda, Como, 1961, pp. 21-39 e 44-48. Si rinvia anche T. Salice, Nuovi documenti
                 sull’arciprete Nicolò Rusca, «Archivio storico della diocesi di Como», n. 4 (1990), pp.
                 209-232.
                    10  A. Monti, Lettere inedite di Tolomeo Gallio cardinale di Como al cardinale Carlo Bor-
                 romeo, arcivescovo di Milano, nei pontificati di Pio IV, Pio V e Gregorio XIII, «Periodico della
                 Società storica comense», n. 8 (1891), p. 265 nr. CXL.
                    11  Per l’intervento del cardinale Farnese cfr. D. Sesti, Una gloria ticinese. Il ven.
                 Nicolò Rusca da Bandano. Parroco di Sessa Montegio indi arciprete di Sondrio ucciso per
                 la fede il 4 settembre 1618. Cenni biografici, Tipografia di S. Agostino, Lugano, 1918,
                 p. 12 n. 2.
                    12  Lettera di Nicolò Rusca a Federico Borromeo, Sondrio, 6 dicembre 1591, pubblicata
                 da S. Xeres, Dà la vita il Buon pastore (Gv, 10,11). Biografia di Nicolò Rusca (1563-1618)
                 cit., p. 151.
                    13  Missiva di Carlo Borromeo a Cesare Speciano, 5 aprile 1581, in Bam, F 61 inf., ff.
                 487r-488r (cit. S. Xeres, Dà la vita il Buon pastore (Gv, 10,11). Biografia di Nicolò Rusca
                 (1563-1618) cit., p. 31 n. 3).


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018     n.44
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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