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La vita dell’arciprete di Sondrio Nicolò Rusca (1563-1618) e la storia del suo culto di santità 473
Piuro un costone della montagna che rase al suolo la comunità, fatto
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effettivamente avvenuto proprio il 4 settembre 1618 .
Nello stesso giro di anni iniziò anche una stentata fortuna editoriale
in cui l’agiografia e la storiografia, la storia laica e quella ecclesiastica
si sovrapposero sino a diventare indistinguibili. Già nel 1619 l’erudito
lariano Cesare Grassi compose sulla morte di Rusca un poema epico
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barocco dedicato all’arcivescovo Federico Borromeo . Nello stesso anno
seguì la raccolta di cronache della città di Como dell’arciprete di
Locarno Francesco Ballarini che ricordava la morte di Rusca come vit-
tima dell’odio confessionale degli eretici, occultato dietro ragioni poli-
tiche, e collegava anche lui la sua morte alla catastrofe naturale di
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Piuro . Nel 1620 uscì il racconto del martirio di Rusca a opera del
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monaco certosino Riccardo Rusconera .
Tutto sembrava pronto per l’introduzione del processo di canoniz-
zazione, prova ne sia che tra il 1620 e il 1630 si raccolse un elenco di
presunti miracoli avvenuti per sua intercessione e, nel febbraio 1636,
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si registrò l’impegno notarile di una serie di gentiluomini di Como per
sostenere la causa che però dovette arenarsi davanti ai decreti inqui-
sitoriali del 1625, da cui abbiamo preso le mosse.
Oggi sappiamo che il materiale estensore di questi provvedimenti
del Sant’Uffizio sulla santità fu proprio il cardinale Scaglia, dal 1622
anche vescovo di Como, e perciò direttamente interessato alle sorti del
culto di Rusca. Come era inevitabile, esse si intrecciarono con le moda-
lità con cui Roma scelse di gestire la crisi valtellinese, scoppiata nel
1620 con il cosiddetto «Sacro macello» che portò al massacro di diverse
centinaia di calvinisti. Come è noto, i protagonisti dell’eccidio si pone-
vano l’obiettivo dell’annessione della Valtellina alla Lombardia spa-
gnola, o, in subordine, dell’affidamento della valle e delle sue fortezze
44 Documenti e testimonianze su questa catastrofe naturale sono stati raccolti da G.
Scaramellini, G. Kahl, G. Falappi, La frana di Piuro del 1618. Storia e immagini di una
rovina, Associazione italo-svizzera per gli scavi di Piuro, Piuro, 1988.
45 Cfr. C. Grassi, Il parlamento sopra la vita, costumi e morte seguita il ventiquattro
d’agosto 1618 in Tosana Dominio dei Reti. A persuasione & furore de gli Heretici Predicanti
contro l’innocentissima persona del signor Arciprete di Sondrio Nicolò Rusca [...], in Como,
1619.
46 Si veda F. Ballarini, Compendio delle Croniche della città di Como raccolta di diversi
autori diviso in tre parti nel quale con brevità si tratta di tutte le cose notabili successe dal-
l’origine di quella fino all’anno 1619, in Como, 1619.
47 R. Rusconera, Maryrium B. Memoriae Nicolai Rusca, Archipresbyteri Sondriensis,
Ingolstadii, 1620.
48 G.B. Baiacca, Nicolai Ruscae cit., pp. 106-109.
49 Riportato da S. Xeres, Dà la vita il Buon pastore (Gv, 10,11). Biografia di Nicolò
Rusca (1563-1618) cit., p. 229.
n.44 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)