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Civale (saggi)_3  14/12/18  09:31  Pagina 487






                   L’eroe bandito. Ribellione, infamia e religione nelle Alpi Valdesi del ’600  487


                   sua vicenda da possibili elementi di disturbo, ne magnifica l’esemplarità
                   diffondendo e perpetuandone la reputazione.
                      Rimane da comprendere, a proposito di Gianavello, come lo stesso
                   “bandito” che pure, come si è visto, a causa dei suoi delitti era stato
                   sconfessato  dalla  medesima  comunità  di  cui  era  difensore,  sia  nel
                   tempo divenuto una figura leggendaria, le cui imprese sono rimaste
                   iscritte nella cultura valdese contemporanea.
                      La sua saga fu sistematizzata a metà del secolo XIX, in un’epoca in
                   cui potenti si sollevavano i sentimenti identitari anche presso una pic-
                   cola  ma  orgogliosa  comunità  quale  quella  dei  valdesi.  È  in  questo
                   periodo, in un breve giro di anni, che appaiono i lavori assai fortunati
                   di  Antoine  Monastier  (1774-1854)  e  soprattutto  di  Alexis  Muston
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                   (1810-1888) ; gli autori riprendevano i racconti sulla dura stagione
                   iniziata con le Pasque Piemontesi integrandoli con un vasto repertorio
                   di storie popolari ed evidenze ottenute grazie a un più attento studio
                   delle fonti. Speciale rilevanza in questa operazione di recupero della
                   memoria di Gianavello ebbe la scoperta del ruolo svolto, ormai anziano,
                   nella preparazione della Glorieuse Rentrée, il rimpatrio nel 1689 dei
                   valdesi scacciati dalle proprie terre. Le istruzioni che in quella circo-
                   stanza ebbe a redigere per i propri valligiani e correligionari conferma-
                   vano infatti l’immagine di un guerrigliero esperto e indomito, dotato di
                   un’incrollabile fede nella propria causa e nel favore con cui l’Altissimo
                   l’avrebbe infine premiata . Ne emergeva ancora una volta come una
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                   sorta di personaggio romantico: un «uomo di cuore» e un «valente capi-
                   tano»,  oppure  ancora  un  «eroico  montanaro»  e  «biblico  guerriero»;
                   espressioni enfatiche che traducevano la passione di chi scriveva ma
                   anche una certa soddisfazione per aver confermato su solide basi una
                   narrazione che i valdesi avevano documentato fin dal proprio originale
                   svolgersi.




                      22  Cfr. A. Monastier, Histoire de l’Eglise vaudoise depuis son origine et des vaudois du
                   Piémont jusqu’à nos jours, chez Geroges Bridel, Paris, 1847, voll. 2; A. Muston, L’Israel
                   des Alpes. Premiére histoire compléte des Vaudois du Piemont et des leurs colonies, Librai-
                   rie de Marc Ducluox, Paris, 1851, voll. 2.
                      23  Negli ultimi anni di vita, Gianavello fu autore di diverse istruzioni destinate ai capi-
                   tani che dovevano guidare i valdesi, dopo diversi tentativi frustrati, a rientrare sulle pro-
                   prie terre abbandonate nel 1685. Riscoperte a metà ‘800 da Alexis Muston, tra gli anni
                   ’80 e ’90 del secolo XX, in diversi saggi apparsi sul Bollettino della Società di Studi Val-
                   desi, Ferruccio Jalla ne ha curato una rigorosa edizione critica. Cfr. F. Jalla, Réglement
                   à observer dans le corps de garde, Bssv, 158, 1986, pp. 33-46; Id., Gli scritti di Giosuè
                   Janavel dal 1667 al 1686, Bssv, 161, 1987, pp. 27-53; Id., Gli ultimi scritti di Giosué
                   Janavel: le Istruzioni militari del 1688 e 1689, Bssv, 164, 1989, pp. 21-61; Id., La Istru-
                   zione Militare in lingua italiana di Giosué Gianavello, Bssv, 175, 1994, pp. 115-119; Id.,
                   L’Istruzione militare in francese del 1685 di G. Gianavello: Copia di Karlsruhe, Bssv, 182,
                   1998, pp. 81-83.


                   n.44                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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