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488 Gianclaudio Civale
Il credito goduto da Gianavello non solo tra valdesi ma nel mondo
protestante europeo rimonta in primo luogo allo sforzo di internazio-
nalizzare il conflitto condotto dal moderatore delle chiese delle Valli
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Jean Léger . Di questi è parso sovente braccio esecutivo e militare,
protagonista di un’azione propagandistica che lo ha celebrato come
strenuo difensore delle Valli durante e all’indomani dei sanguinosi
eventi del 1655. Anche prima che nel 1669 apparisse l’Histoire générale
des Églises evangéliques des vallées de Piémont , in grado di offrire
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una lettura coerente e precisa di uno dei tornanti più drammatici della
storia valdese, la sua fama appare già fissata nell’opera dell’ambascia-
tore inglese Samuel Morland 26 e in molteplici pamphlet di carattere
apologetico e controversistico pubblicati dallo stesso ministro Léger in
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italiano, francese e olandese . A necessitare una spiegazione era so-
prattutto il periodo seguente alla sigla delle Patenti di Grazia del 1655,
in cui il popolo valdese, non riuscendo a coagularsi in un fronte comune
e univoco, si era mostrato incerto tra difficili scelte in favore della pace
24 Jean Léger fu senza dubbio la personalità di maggiore spicco del mondo pastorale
valdese nel secolo XVII. Nato in Val San Martino nel 1615, si formò a Ginevra sotto gli
auspici dello zio Antoine per poi rientrare nelle Valli nel 1639, dove fu ministro delle
comunità di Prali, Rodoretto e San Giovanni. Svolse l’incarico di moderatore negli anni
più duri dello scontro con il duca di Savoia, dal 1643 al 1661, quando inseguito da mol-
teplici accuse mossegli dai giudici sabaudi, abbandonò per sempre l’Italia. Si stabilì come
ministro della comunità francese a Leida, dove fino alla morte avvenuta nel 1670, con-
tinuò ad adoperarsi a favore dei valdesi. Autore di un’autobiografia pubblicata in appen-
dice alla sua Histoire, malgrado il suo rilievo, non esiste a tutt’oggi uno studio
monografico del personaggio. Per un breve abbozzo biografico, si veda L. Ronchi de
Michelis, Dizionario biografico degli Italiani, sub voce, http://www.treccani.it/enciclope-
dia/jean-leger_(Dizionario-Biografico)/, consultato il 2/4/2018.
25 J. Léger, Histoire générale des églises evangeliques des vallées du Piemont, ou Vau-
doises: divisee en deux livres, chez Jean Le Carpentier, à Leyde, 1669, voll. 2.
26 S. Morland, The History of the Evangelical churches of the valleys of Piemont […];
Together, with a most naked and punctual relation of the late bloudy massacre, 1655,
Printed by Henry Hills, London 1658, in particolare pp. 519-534. Samuel Morland, amba-
sciatore del Commonwealth presso la corte di Carlo Emanuele II, fu protagonista della
mobilitazione riformata all’indomani delle Pasque Piemontesi. Il suo lavoro di paziente
collezione di rari manoscritti valdesi è stato ricostruito da M. Benedetti, Il “santo bottino”.
Circolazione di manoscritti valdesi nell’Europa del Seicento, Claudiana, Torino 2006,
pp. 73-90. Il rapporto con Jean Léger, che spesso lo aiutò nel lavoro di ricerca, per poi
riutilizzare a sua volta gli scritti dell’inglese nella propria opera storica, è stato analizzato
anche da T.G. Pons, Giovanni Leger e Samuele Morland, Bssv, 113, 1963, pp. 27-51.
27 J. Léger, L’Apologia, Delle Chiese Riformate delle Valli di Piemonte fatta in diffesa
del’Innocenza del Signore Giovanni Legero, Pastore della Chiesa Riformata di St. Gio: Et
moderatore della loro Sinodo, contra le Imposture di un Michele Villanova, & Jean Virtu &
altri falsi delattori esaminata e sottoscritta Nell’assemblea d’esse chiesa alli Malani, li 13.
sett. 1661, appresso Jacon Albertz, in Harleem, 1662; Id, Treshumble remonstrance tou-
chant le pitojable estat où se trouvent à present reduittes les Pauvres Èglises Evangeliques
des Vallées de Piémont […], chez Jacob Albretsz, à Haarlem, 1662; Id., De Staet der Arme
Euangelische Vaudoische Kercke […], by Jacob Albertsz, tot Haerlem, 1662.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018 n.44
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)