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Civale (saggi)_3  14/12/18  09:31  Pagina 501






                   L’eroe bandito. Ribellione, infamia e religione nelle Alpi Valdesi del ’600  501


                   suo scritto, l’anonimo, evidentemente schierato sulle posizioni del
                   raggruppamento uscito perdente, apportava importanti particolari
                   riguardo l’intervento del bandito nelle sparizioni sospette di quasi
                   tutti i membri e ne domandava giustizia. Le denunce, infatti, riguar-
                   davano proprio l’impiego di parte delle donazioni per finanziare la
                   resistenza e Gianavello, che nel frattempo si era collegato a delle for-
                   mazioni ugonotte che al di là della frontiera conducevano una ribel-
                   lione di marcato carattere antifeudale, se ne vendicava riuscendo a
                   raggiungere i propri avversari anche quando avevano trovato rifugio
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                   sul versante francese del confine .
                      L’epurazione sistematica delle voci critiche era evidentemente fun-
                   zionale a mantenere la coesione della popolazione valdese intorno ai
                   banditi e al partito più bellicoso che li appoggiava. Tali omicidi, pur
                   causando profondi malumori, servirono anche a occupare posizioni
                   strategicamente importanti in previsione di un conflitto aperto con i
                   sabaudi. Ne è esempio il borgo di Villar, dal quale era possibile con-
                   trollare l’accesso all’alta Val Luserna, che nel maggio 1662 fu scenario
                   del già descritto «jour de sang» per divenire successivamente una delle
                   basi principali degli insorti ed essere dotato di una apposita palizzata
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                   difensiva, come attestano molteplici fonti ducali .
                      Gianavello era riuscito infine a rendere «complice de sa manifeste
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                   rebellion tout le General des dittes vallées» . Si era trattato, per l’ano-
                   nimo, di un piano consapevolmente ordito per provocare, tramite con-
                   tinui agguati e provocazioni, una guerra che coglieva la Savoia in un
                   momento di particolare esposizione internazionale, negli stessi giorni
                   in cui Carlo Emanuele II, rinsaldando i vincoli con il regno vicino, stava
                   attraversando la regione per scortare a Torino la sua nuova consorte,
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                   Françoise-Madeleine d’Orléans .
                      L’insurrezione aveva avuto lo scopo di costringere il duca a una
                   nuova fase negoziale, in cui il bandito sarebbe stato in grado di «obliger
                   par la force de ses armes S.A.R. a luy pardonner ses crimes par une
                   generale amnistie». Un perdono esteso a tutti, anche a coloro che ne
                   erano stati esclusi nel 1655 ed erano annoverati nell’elenco dei banditi




                   colloque del Delfinato tenutosi a Die nel maggio 1661 si trova conferma che i fratelli Gar-
                   nier abbiano tentato invano di appellare contro la scomunica comminata loro in occa-
                   sione della precedente assemblea. Cfr. P. Bolle, Le protestant dauphinois et la république
                   des synodes à la veille de la Révocation, La Manifacture, Lyon, 1985, p. 165.
                      62  Le Grand Barbe cit., § 8-9, pp. 9-12. Sugli omicidi di Longueuil e David Garnier si
                   tornerà a breve.
                      63  Cfr. Conferences cit., pp.  128-134.
                      64  Le Grand Barbe cit., § 15, p.18.
                      65  Il matrimonio, auspicato dal Mazzarino, si svolse nell’aprile 1663 ad Annecy, ma
                   la coppia raggiunse Torino soltanto il 15 giugno. Ivi, § 15, p. 18.


                   n.44                         Mediterranea - ricerche storiche - Anno XV - Dicembre 2018
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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