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114 Valentina Favarò
Come si è già sottolineato, gli interventi promossi dal sovrano non
riguardavano esclusivamente aspetti militari e non rispondevano sol-
tanto a esigenze di carattere fiscale, ma rientravano nel più ampio pro-
getto di definizione di una Nueva Planta che potesse garantire
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razionalizzazione e fidelizzazione alla casa regnante . In questa dire-
zione si mossero le riforme della marina militare, che riguardarono sia
una revisione dell’amministrazione, sia la gestione delle galere a livello
locale. I primi interventi ebbero per oggetto i quadri di comando: per
contrarre i costi di mantenimento e per evitare frequenti conflitti giu-
risdizionali, già nel 1701 era stata disposta la soppressione dei tre
generalati delle galere regie di Sicilia, Napoli e Sardegna, e tutte le flotte
erano state poste sotto il comando del duca di Tursi, nominato tenente
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generale . L’anno successivo la riforma riguardò la carica di Capitano
Generale delle forze Marittime di Spagna, attribuita al conte di Tolosa,
zio di Filippo V e già almirante generale di Francia, nelle cui mani
furono concentrati rilevanti poteri di comando. Secondo le nuove dispo-
sizioni, il conte di Tolosa poteva assumere il governo generale su tutte
le «fuerzas maritimas de galeras navios de alto bordo y otras quale-
squier embarcaciones asi ordinarias como extraordinarias, que en qua-
lesquiera parte se juntaren sin excepcion alguna, y para que pueda
ordenar mandar y proveer en mi nombre general y particularmente
todo lo que viere ser secesario al buen govierno de dichas mis galeras
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y armadas» .
Agli interventi promossi per regolamentare l’organizzazione della
struttura di comando, se ne aggiunsero altri che avrebbero dovuto porre
fine agli abusi perpetrati a danno della Corona nella costruzione e nel
mantenimento delle cinque galere del Regno. La necessità di rivedere
la procedura relativa all’armamento delle imbarcazioni si era imposta a
seguito della presa d’atto dei numerosi illeciti condotti dalle maestran-
zas de galera e dai partitari. Abusi che riguardavano soprattutto l’ac-
quisto da parte delle maestranze di una quantità di materiali, da
impiegare negli arsenali, superiore a quella realmente necessaria, con
lo scopo di lucrare sulle eccedenze impiegandole o a fini privati o riven-
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dendole per vie illegali. I nuovi ordini emanati dal Consejo de Estado ,
25 Ags, Estado, leg. 6126, f. 15.
26 Savioni da Napoli, 21 giugno 1701, in F. Nicolini, L’Europa durante la guerra di
successione di Spagna con particolare riguardo alla città e regno di Napoli. Note di cronaca
lavorate sugli inediti dispacci degli ambasciatori residenti e consoli veneti, vol. II, Società
di Storia Patria, Napoli, 1938, p. 294.
27 Rah, ms. 9-3949, c. 65, Madrid, 18 maggio 1702.
28 Ahn, Estado, leg. 1850, n.n., Madrid 22 novembre 1704, El consejo de Estado con
consulta del de Italia sobre el remedio de los abusos que hay en los aconchos y obras de
las galeras de Sicilia.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019 n.45
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)