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Una Nueva Planta nella Sicilia di Filippo V: riforme militari... 117
la necessità di formare nuovi corpi armati, «porque contribuira para
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evacuacion de algunos malos umores de que no esta exempto el Pais» .
I primi interventi riguardarono la costituzione di nuove compagnie di
cavalleria e dragones, perché «dicen algunos que es la milicia mas
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necessaria en aquel reyno» . Le indicazioni inviate dal cardinale Giu-
dice al Consejo de Italia si riferirono, quindi, alla formazione di due
compagnie di dragoni, ognuna composta da cinquanta cavalli e cava-
lieri, «gentes bien montada vestida y armada» , il cui costo sarebbe
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stato sostenuto grazie alla componenda pecuniaria del servizio militare.
Nel giro di poco tempo, però, risultò evidente il fallimento di tale inter-
vento, ritenuto inefficace dal punto di vista strategico e finanziaria-
mente insostenibile, tanto che fu ordinato lo scioglimento delle
compagnie o, in alternativa, il loro invio in un’altra area della Monar-
chia . Nell’ottobre del 1702, in una consulta del Consejo de Italia indi-
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rizzata al sovrano, si metteva in evidenza
que quando el Cardenal formò estas dos companias, no tubò presente la insub-
sistencia del fondo que aplicava a su manutencion en el caudal del servicio
baronal y que entonces reconozia que ni de el ni del real patrimonio podia espe-
rar medios para ello, lo que hazia bien claro la consulta de aquel tribunal y no
ignorava a quel consejo , deviendo dizir a V.M. que aunque huviese con que
mantener las referidas companias nunca seria conveniente subsistiesen en
Sicilia por los perjuicios que se seguian y experimentava la quietud publica en
aquel reyno y fraude que cometia esta gente en las reales ventas y que la con-
siderava tambien aquel consejo per inutil para servir en otra parte 43
.
Il problema relativo alla presenza di un corpo di cavalleria nell’isola
si ripropose, però, nel giro di poco tempo e negli anni del viceregno del
Marchese di Bedmar (1705-1707) fu affrontato all’interno di un ampio
intervento che interessò anche il corpo di fanteria. L’azione propagan-
distica svolta dal viceré, finalizzata a giustificare le spese di guerra che
continuavano ad assorbire una significativa percentuale degli introiti
del Regno, aveva un saldo fondamento nella denuncia di abusi e mal
funzionamenti dell’intero apparato militare . La soluzione elaborata
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39 Ahn, Estado, leg. 1884, n.n., Copia de traducion de memoria del embiado extraor-
denario de Francia para el cardenal Portocarrero cit.
40 Ivi, Madrid 8 Maggio 1701, Con carta del conde de Palma y papeles que cita otra
del duque de Najera y dos del de Veraguas y don Manuel de Silva sobre las vozes que cor-
rieron en Tolon de haverse inquietado la isla de Sicilia.
41 Ahn, Estado, leg. 1850, n.n.
42 Ahn, Estado, leg. 1848, n.n., Madrid, 28 gennaio 1705; Asp, Real Segreteria, Incar-
tamenti, vol. 88, Palermo 6 febbraio 1705.
43 Ivi, n.n., Madrid 1 dicembre 1705.
44 Ahn, Estado, leg. 1847, n.n., Il marchese di Bedmar al re, 26 dicembre 1705.
n.45 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)