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I Presìdi di Toscana: forme di lunga durata e mutamenti in un piccolo spazio (1557-1801) 45
Questo “nucleo territoriale di esigua entità, ma notevole importanza militare” ,
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venne fondato al termine della “guerra di Siena” con il distacco dalla Repubblica
senese, assorbita dal Ducato Fiorentino, dall’Argentario e dal retroterra compreso
fra la Torre delle Cannelle (poco a nord di Talamone) e il Lago di Burano [...].
In tutto questo periodo [1557-1801], se si eccettua il modesto ampliamento
costituito dall’annessione (nel 1603-04) della base navale di Porto Longone
nell’isola d’Elba (a scapito del Principato di Piombino), appositamente eretta
in quell’occasione per finalità strettamente militari e rimasta del tutto isolata
ed avulsa dalla realtà economica e sociale dei Presidi di “terraferma”, per il
resto la superficie territoriale rimase ufficialmente invariata, pur manifestan-
dosi controversie con il Granducato in merito alla sovranità di alcune zone di
confine fino al 1792.
Secondo i nostri calcoli, effettuati mediante il planimetro polare, la parte
continentale misurava circa 315 kmq .
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Al momento della fondazione, la popolazione complessiva era esigua,
con poco più di 2000 abitanti in tutto e la sola Orbetello che ne ospi-
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tava 1700 . Quest’ultima, infatti, era all’epoca il centro più grande
dell’intera Maremma grossetana, motivo per cui assunse un ruolo par-
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ticolare e quasi da “capitale” all’interno dei Presìdi di Toscana . Pren-
dendo sempre in considerazione la seconda metà del XVI secolo, nei
Presìdi erano registrati dai 600 ai 1000 soldati. In questo nuovo sce-
nario, dunque, i militari delle guarnigioni aumentarono la popolazione
di una percentuale pari almeno al 30% .
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Questi dati aiutano a essere maggiormente precisi nella definizione
di cosa fossero i Presìdi di Toscana: per tutto l’arco della loro storia
essi furono sostanzialmente dei presidi militari, dei luoghi, o meglio un
insieme di luoghi, senza alcun vero sistema politico o economico auto-
15 Gli autori fanno qui riferimento a una tesi di laurea: M. Capezzuoli, Lo Stato dei
Presìdi sotto Filippo II. La comunità di Orbetello, tesi di laurea discussa nella facoltà di
Lettere dell’Università di Pisa, a.a. 1975-76 (relatrice prof.ssa E. Fasano Guarini), che
purtroppo non è stato possibile ritrovare.
16 Cit. G. Ciampi, L. Rombai, Cartografia storica dei Presìdios in Maremma, secoli XVI-
XVIII cit., p. 16.
17 Ivi, p. 17.
18 Nonostante i Presìdi di Toscana non abbiano mai posseduto le caratteristiche di
uno Stato, Orbetello rivestì un ruolo di primo piano non solo all’interno del territorio,
ma anche riguardo le relazioni con Napoli e Madrid e con gli Stati limitrofi. Per questo
motivo, in molti documenti è definita come “capitale” o “capo” dei Presìdi. Sull’argomento,
si rimanda a A. D’Onofrio, Prefazione, in G. Della Monaca (a cura di), Orbetello. Una capi-
tale senza stato, Effigi, Arcidosso, 2018, pp. 5-10.
19 Non vi sono fonti certe sulla dimensione della guarnigione presente nei Presìdi,
ma una ricostruzione accurata, almeno per il periodo spagnolo, è riportata in P. Fanciulli,
Storia documentaria dei Reali Presidios di Toscana. Lo Stato dei Presìdi nelle carte degli
archivi spagnoli e italiani cit., Vol. I, pp. 304-305. All’interno del volume 3 della medesima
opera, sono inoltre trascritti alcuni documenti sparsi provenienti dall’Ags, nei quali com-
paiono, saltuariamente, alcuni dati sulla guarnigione.
n.45 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)