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D'Onofrio (saggi)_2  19/04/19  17:28  Pagina 48






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                 risiede ancora un piccolo fattore di discontinuità tra i periodi spagnolo
                 e austriaco e quello napoletano. Nei primi, infatti, i due anni rappre-
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                 sentarono più l’eccezione che la regola , mentre negli anni borbonici vi
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                 fu un maggiore rispetto della durata in carica dei governatori . Ogni
                 presidio aveva, quindi, il suo governatore militare, indipendente dai suoi
                 vicini, anche se in dovere di coordinarsi con loro per ovvie ragioni stra-
                 tegiche. Egli aveva il compito di curare tutti gli affari di carattere militare
                 e quindi tutto ciò che interessava direttamente o indirettamente la
                 difesa del presidio, il mantenimento dello stesso e la cura di tutte le
                 strutture militari presenti sul territorio dipendente dal presidio di cui
                 era a capo (forti, fortezze, torri, ecc.). Spettavano a lui le segnalazioni
                 dei lavori di riparazione o rinnovamento e da lui dipendevano tutti i “sol-
                 dati” (qualifica che veniva data a tutti coloro che svolgevano incarichi
                 nei Presìdi, anche se di natura non militare) presenti sul territorio di
                 sua  competenza.  L’essere  a  capo  dell’apparato  di  forti  e  fortezze
                 costruito nei territori di ogni presidio era di per sé un compito parti-
                 colarmente  gravoso.  Basti  pensare  che  il  governatore  di  Orbetello
                 aveva giurisdizione anche sul Monte Argentario (tranne l’area della
                 comunità di Porto Ercole), e quindi su oltre venti postazioni tra torri,
                 forti e rocche , ognuna di esse con il proprio personale militare e la
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                 propria guarnigione. Per svolgere le sue mansioni, il governatore si


                    23  Un elenco dei governatori inerente al periodo vicereale, seppur provvisorio e in
                 alcuni tratti incompleto, è riportato in P. Fanciulli, Storia documentaria dei Reali Presidios
                 di Toscana. Lo Stato dei Presìdi nelle carte degli archivi spagnoli e italiani cit., pp. 176-
                 178. È facile notare come la carica di governatore militare si conservasse ben oltre il
                 mandato naturale, giungendo in alcuni casi a raggiungere anche periodi di oltre dieci
                 anni. È il caso, ad esempio, del governatore di Orbetello Nuño Orejón, in carica dal 1605
                 al 1617, o del governatore di Porto Ercole Alonso de la Puerta, in carica dal 1657 al 1674,
                 o ancora del governatore di Longone Juan Manuel Sotomayor, in carica dal 1667 al 1691.
                    24  Dal 1735 al 1799, prendendo ad esempio la comunità di Orbetello, si succedettero
                 15 governatori. La media è di 4 anni a governatore. Casi particolari sono rappresentati
                 da Raimond Burke, governatore di Orbetello dal 1753 al 1761 e Salvatore Gomez y
                 Paloma, che ricoprì la stessa carica dal 1773 al 1779. C’è da dire, comunque, che in
                 questi casi, come in alcuni altri, questi governatori ricoprirono contemporaneamente
                 anche la carica di intendente generale dei Presìdi, motivo in cui va forse ritrovata la
                 durata maggiore dell’incarico. La ricostruzione della durata in carica dei governatori mili-
                 tari è stata possibile attraverso l’analisi dei dati contenuti in forma sparsa nei documenti
                 conservati presso l’Asn, Segreteria di guerra e marina, ramo guerra, buste nn. 14-29.
                    25  Sui forti e le fortezze del litorale maremmano e in particolare dei Presìdi di Toscana
                 è stato scritto molto. Non tutti i forti furono costruiti dagli spagnoli e molti risalivano
                 anzi all’epoca senese, in cui era già stata iniziata una massiccia opera di fortificazione
                 del litorale. Per i dettagli si rimanda in particolare a: G. Della Monaca, D. Rosselli, G.
                 Tosi, Fortezze e torri costiere dell’Argentario, Giglio e Giannutri. Cronaca, storia, aspetti
                 architettonici, Laurum, Pitigliano, 1996; G. Guerrini (a cura di), Torri e castelli della pro-
                 vincia di Grosseto, Nuova Immagine Editrice, Siena, 1999; N. Maioli Urbini, La città for-
                 tificata di Orbetello e lo Stato dei Presìdi: vicende costruttive e notizie storiche, «Bollettino
                 d’arte», nn. 31-32 (1985), Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, pp. 125-156.


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019      n.45
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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