Page 65 - mediterranea 45
P. 65
Calcagno OK (saggi)_3 19/04/19 17:29 Pagina 62
62 Paolo Calcagno
Un microspazio tirrenico e la sua fiscalità marittima sui generis
A partire dal tardo Medioevo, usando a pretesto la minaccia sempre
più concreta rappresentata dalle scorrerie dei corsari nordafricani, i
duchi di Savoia e i “signori” Grimaldi si sentirono autorizzati ad appli-
care, su tutte le imbarcazioni che transitavano con carichi di merci al
largo dei loro rispettivi possedimenti di Nizza-Villafranca e di Monaco,
una tassa (denominata «dritto») destinata a finanziare la difesa marit-
1
tima . La riscossione di tali tributi ha lasciato nell’archivio nizzardo e
2
in quello monegasco tracce molto importanti , che oggi possono con-
sentire di studiare sia la navigazione di cabotaggio che si svolgeva nello
3
spazio tirrenico , sia una più ampia circolazione marittima interconti-
nentale, dominata sempre più, nella piena età moderna, dagli operatori
nautici del Nord. Nel segno del conflitto, tra Stati intenzionati a tutelare
i propri cespiti fiscali e capitani di imbarcazione che non volevano
subire intralci nella conduzione dei loro affari, è osservabile la trasfor-
mazione del commercio marittimo europeo, che proprio nello spazio
frontaliero entro Nizza e Monaco, stretto tra la il Regno di Francia e la
Repubblica genovese, aveva un suo punto di snodo cruciale.
Nell’epoca presa in considerazione in questo contributo (ma anche
prima, per la verità), i due porti dividevano perfettamente a metà un
tratto di costa e di mare molto omogeneo e integrato sotto il profilo eco-
nomico-commerciale, in cui la navigazione, gli scambi di merci e i movi-
menti degli uomini si svolgevano incessantemente a dispetto di una
geografia politica affollata da soggetti diversi e della presenza di aree di
confine talora ad alta tensione. Uno spazio, quello ligure-provenzale,
talmente compatto, da candidarsi ad essere uno dei tanti Tirreni di Fer-
nand Braudel, il quale nel suo Civiltà e imperi del Mediterraneo nell’età
1 Su questi pedaggi esistono due tesi dottorali che hanno affrontato la tematica da
un punto di vista giuridico: M. Bottin, Le Droit de Villefranche. Impositions douanières et
péagères dans le Comté de Nice sous l’Ancien Régime, Thèse Droit, Nice, 1974; J-H-A
Merryweather, Essai sur l’histoire du port de Monaco: des origines à la revolution, Thèse
Droit, Aix-Marseille, 1959.
2 Oltre che negli archivi indicati sopra, una messa di informazioni consistente sul
dritto di Villafranca è consultabile anche presso l’Archivio di Stato di Torino (segnatamente
nel fondo Paesi, serie Contado di Nizza, dritto di Villafranca, m 1. Cfr. A. Bottaro, Les
sources de l’histoire du Comté de Nice à l’Archivio di Stato de Turin, ASPEAM, Nice, 2008,
pp. 234-235). Inoltre ringrazio l’amico Gilbert Buti per avermi segnalato un’intera busta
di documenti sul dritto di Villafranca conservata presso gli Archivi nazionali di Parigi.
3 Su questa tematica rappresenta una lettura imprescindibile quella di G. Buti, Entre
échanges de proximité et trafics lointains: le cabotage en Méditerranée aux XVII et XVIII siè-
cles, in S. Cavaciocchi (a cura di), Ricchezze del mare, ricchezza dal mare. Secc. XII-XVIII,
Le Monnier, Firenze, 2006, pp. 287-316. Si segnala inoltre il n. 13 (2003) della rivista
«Rives méditerranéennes», dedicato a Cabotage et réseaux portuaires en Méditerranée.
Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019 n.45
ISSN 1824-3010 (stampa) ISSN 1828-230X (online)