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                    La difesa delle acque territoriali dalle scorribande dei corsari musul-
                 mani servì inizialmente per giustificare l’istituzione di questi dritti, che
                 ben presto si trasformarono in importanti cespiti per gli erari dei rispet-
                 tivi Stati e persero la funzione originaria di mezzo di finanziamento
                 della controcorsa venata di motivazioni religiose. Come vedremo, con
                 il tempo le rimostranze da parte dei governi stranieri (specie di quello
                 del vicino e ingombrante re di Francia) si fecero insistenti, fino al punto
                 che alcuni di essi riuscirono a ottenere una totale «franchigia» dai due
                 dritti; ma i principi delle due enclave non rinunciarono tanto facilmente
                 alle loro prerogative, e da parte loro opponevano anzi che la prescri-
                 zione di entrare nei loro porti valesse per tutti gli operatori nautici (lad-
                 dove questi ultimi volevano che l’obbligo si limitasse a coloro che per
                 qualche motivo fossero costretti ad approdarvi).
                    Questa latente incertezza delle regole faceva dello spazio di frontiera
                 compreso entro Nizza e Monaco  17  un “micro” Tirreno ad altissima ten-
                 sione, se non fosse che alcuni accorgimenti formali e alcune pratiche
                 consuetudinarie limitavano le occasioni di scontro. In prima battuta,
                 erano esenti dal tributo le navi da guerra e i legni mercantili al di sopra
                 dei 5.000 cantari di stazza; e nelle istruzioni segrete al capitano del
                 legno armato di Villafranca (consegnate insieme a quelle “ufficiali” nel
                 1753) si raccomandava che «iscoprendosi o incontrandosi alcuni di
                 que’ bastimenti, li quali, tuttoché a vista di portata minore [di 5.000
                 cantari] saranno nondimeno armati in maniera che probabilmente
                 sieno di forze superiori a quelle del bastimento del dritto, il capitano di
                 esso lascieragli continuare il loro viaggio, senza nemmeno far mostra
                 di dargli la caccia» . A limitare gli abbordaggi non concorrevano sol-
                                   18
                 tanto le guardinghe disposizioni governative, ma anche la prassi di sta-
                 bilire  accordi  con  singoli  capitani  o  con  le  marinerie  di  singole
                 comunità, che per evitare di fermarsi continuamente nei due scali di
                 Monaco  e  Villafranca  si  impegnavano  a  versare  annualmente  una
                 somma forfetaria.
                    Di fatto, però, le carte d’archivio serbano testimonianza di decine di
                 scaramucce avvenute nei pressi dei due scali o nelle coste degli Stati




                    17  Secondo il regolamento del dritto di Villafranca, avrebbero potuto essere seque-
                 strate (anche a un successivo passaggio per il porto) tutte le imbarcazioni che avessero
                 «lateralmente oltrepassato, cioè se da levante a ponente la bocca del torrente Paglione,
                 e se di ponente a levante quella del porto di Villafranca o sia il capo della Malalingua
                 verso S. Ospizio» senza aver espletato le dovute operazioni doganali.
                    18  Adam, CN, 3B2. Esplicitamente, qualche riga sotto si spiegava che la finalità era
                 quella di «isfugire ogni conflitto». All’inizio del maggio 1777, il capitano del «felucone
                 armato» di Villafranca notò un «grosso pinco genovese armato di 4 cannoni e 14 petrieri,
                 [il quale] tirò avanti e passò i limiti in presenza nostra», ma proprio per la sua imponente
                 dotazione di artiglieria «stimassimo bene lasciarlo passare» (Adam, DV, m a, 7).


                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019      n.45
                 ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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