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Calcagno OK (saggi)_3  19/04/19  17:29  Pagina 75






                   I dritti marittimi di Monaco e Villafranca tra XVI e XVIII secolo   75


                      Talora, forme di riparazione a carattere forfetario erano previste
                   anche “ex post”, a frode fatta. L’istruzione del consolato di Nizza del 16
                   luglio 1750 prevedeva espressamente, nel caso di legni condotti in
                   porto per l’inosservanza del dritto, la possibilità di valutare «se il capi-
                   tano fac[esse] qualche offerta per comporre la confiscazione, o qualche
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                   impegno per mezzo del proprio console» ; e un quarto di secolo dopo
                   (inizio 1776) due patroni di diversa nazionalità (Antonio Terese «sici-
                   liano» e Domenico Vassallo di Porto Maurizio), dopo essere stati scoperti
                   a occultare della merce, offriranno del denaro «per prevenire ogni pro-
                   cedimento» (250 lire il primo, 102 il secondo) . Ma anche in questo
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                   caso possiamo parlare dell’ufficializzazione di una prassi già in uso da
                   diverso tempo: sappiamo infatti che il 2 settembre 1660 il capitano
                   Claudio Fabron di Marsiglia, «passato fora senza pagar il drito delle
                   merci» con la sua barca Nostra Signora del Rosario di 700 cantari, pro-
                   pose agli «accensatori» del dritto di Villafranca che lo avevano fatto arre-
                   stare un versamento di 70 pezze da 8 reali «per li viaggi come sopra
                   passati fora» . Un poco bizzarra la vicenda di Francesco Noghero di
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                   Mataró, che con il suo pinco San Nicolò stava trasportando nell’estate
                   1716 del vino catalano a Genova: bloccato mentre cercava di evitare la
                   sosta obbligata a Monaco, venne processato e rilasciato in cambio del
                   pagamento di 150 lire, ma avendo soltanto 98 lire versò tale quota pro-
                                                                        59
                   mettendo di pagare il resto con una lettera di cambio . Per non dire
                   delle volte in cui si arrivò a decretare veri e propri “condoni”: come
                   accadde il 17 ottobre 1613, allorché Onorato II stabilì che i vascelli di
                   portata minore a 500 salme i quali «avessero per l’adietro fraudato il
                   dritto di Monaco» potessero «senza timore di pena alcuna» tornare a
                   frequentare il porto, «con condizione però che fra due mesi da comin-
                   ciarsi dalla pubblicazione del presente compariscano tali fraudatori a
                   prestare la solita e dovuta obedienza a tale dritto» .
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                   senza però essersi allora ricercato un rigoroso prezzo delle stesse merci, meno proceduto ad
                   alcuna verificazione del loro peso, si convenne buonamente l’indomani giorno delle quattor-
                   dici o sia sotto il giorno d’ieri tra lo stesso comparente [il “ricevitore”] ed il sopracarico a lire
                   seicento il suddetto dritto». Per la verità, sulla nave verranno in seguito ritrovate anche
                   13.268 «piastre di Spagna» in 15 sacchetti, circostanza che fece saltare l’accordo e comportò
                   pene (pecuniaria in un caso, detentiva nell’altro) per capitano e sopracarico.
                      56  Adam, CN, 3B2.
                      57  Adam, DV, m a, 6. Il patrone siciliano aveva «tralasciato di consegnare il tabaco»;
                   quello ligure aveva omesso di denunciare una parte del carico di vino.
                      58  Anp, AE/B/III/405. A seguire, la promessa del capitano, che conteneva al tempo
                   stesso una bozza di accordo: «venir d’hor avanti cominciando nel presente viaggio con
                   detta sua barcha, prestar la dovuta obedienza e pagar per ogni viaggio pezze trenta cin-
                   que, quali serviranno tanto d’andata che di ritorno».
                      59  Appm, A39. Alla fine Alberto di Monaco lo grazierà del pagamento della differenza.
                      60  Ibidem.


                   n.45                           Mediterranea - ricerche storiche - Anno XVI - Aprile 2019
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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