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Ricordando Carmelo Trasselli                                     211


                    personalità di uomo e di studioso» che per oltre un trentennio, quasi
                    giorno per giorno, ho avuto la possibilità di conoscere specialmente
                    quando, togliendo lo sguardo dalle fonti che schedava senza sosta, an-
                    notando le notizie più significative con la sua caratteristica scrittura
                    angolosa, mi comunicava i risultati delle sue indagini che, destavano
                    la viva attenzione, tra l’altro, di Fernand Braudel il quale nell’estate di
                    ogni anno veniva a visitarlo a Palermo perché lo stimava come uomo e
                    lo apprezzava come storico di prima grandezza.
                       Non amo la retorica né le esaltazioni, pertanto, ritengo opportuno
                    concludere questo profilo di colui che mi è stato Maestro negli studi di
                    Storia Economica con la testimonianza autorevole di uno storico fran-
                    cese, Henri Bresc, molto noto tra noi, il quale nell’Avant- propos alla
                    sua  poderosa  opera  (900  pagine!)  su  Economie  et  Société  en  Sicile-
                    1300-1450,  comparsa  in  questi  giorni,  in  coedizione  tra  la  Scuola
                    Francese di Roma e l’Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di
                    Palermo, ha affermato:
                       Ma recherche était balisée par l’oeuvre immense de Carmelo Trasselli, à
                    qui je ne cesserait de devoir une double dette de reconnaissance: par une
                    information constante et généreuse, il m’a aussitòt aidé à me retrouver dans
                    la confusion des fonds archivistiques bousculés en 1943, tandis que par une
                    discussion quotidienne des fiches, il m’a aidé à prendre conscience des con-
                    cepts, souvent éloignés des siens propres, qu’il fallait mettre en œuvre.
                       Le document reprenait son importance aussi: il évitait, un fois pour toutes,
                    les risques du découpage arbitraire et les justifications du relativisme his-
                    torique, où sombraient alors bien des jeunes historiens.

                       Quasi un epitaffio che dovremmo incidere sulla lapide della tomba
                    in cui don Carmelo riposa, lassù sulla collina, nel quieto piccolo cimi-
                    tero palermitano di Santa Maria di Gesù, dove lo abbiamo accompa-
                    gnato, parenti, amici, allievi al momento in cui ci ha lasciati.


                    Maurice Aymard, CARMELO TRASSELLI: UN RICORDO,
                    UN OMAGGIO. LO STUDIOSO E L’AMICO
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                                                            DOI 10.19229/1828-230X/54132022

                       Ricordo come se fosse ieri il mio primo incontro con Carmelo Tras-
                    selli,  nella  seconda  metà  di  ottobre  del  1964.  Fernand  Braudel,  che
                    l’aveva conosciuto in occasione di un viaggio in Sicilia e aveva subito
                    identificato in lui uno studioso come lui li amava: competente, molto
                    bene informato, attento a tutte le cose che gli altri lasciavano da parte,
                    animato da una vera passione per gli archivi e per i documenti che lui


                       51  1 settembre 2013.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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