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Orazio Cancila
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                di grande rilievo sollecitano appunto pagine come quelle di Trasselli,
                tutte nutrite di fatti e di problemi, e per di più sorrette da uno stile
                asciutto ed efficace che ha rari riscontri in ciò che di solito si legge su
                temi come questi.


                Orazio Cancila, RICORDANDO CARMELO TRASSELLI
                                                                    53

                                                       DOI 10.19229/1828-230X/54152022

                   Carmelo Trasselli era nato a Palermo il 15 settembre 1910 da una
                famiglia borghese che gli diede una educazione certamente non con-
                formista, che forse contribuì a farne quel personaggio per tanti versi
                scomodo che noi tutti abbiamo conosciuto. Trasselli era scomodo per-
                ché parlava senza ipocrisie e senza peli sulla lingua. Ma forse proprio
                per questo i suoi amici migliori erano i giovani, che più dei suoi coeta-
                nei sapevano apprezzarne le doti intellettuali e umane e gli riconosce-
                vano le qualità di Maestro e guida.
                   A parecchi di noi egli è stato Maestro nel senso migliore del termine
                e alcuni di noi certamente oggi non saremmo quello che siamo se non
                avessimo avuto la fortuna di incontrarlo.
                   ‘I’rasselli frequentò il liceo Garibaldi, dove ebbe compagni il futuro
                ministro Franco Restivo e il filologo Ettore Li Gotti e maestri di notevole
                levatura, che egli era solito ricordare con affetto. Mi riferisco a Fran-
                cesco Biondolillo, autore di un commento al Foscolo nella collana sco-
                lastica della Mondadori, ancora oggi meritatamente famoso; a monsi-
                gnor Pietro Boccone, già professore di filosofia di Giovanni Gentile; a
                Ernesto Pontieri, il grande storico napoletano per il quale Trasselli tra-
                scrisse a macchina il manoscritto della prima edizione del noto «Il tra-
                monto del baronaggio siciliano» che all’inizio degli anni Trenta apparve
                a puntate nell’Archivio Storico Siciliano.
                   Altrettanto valorosi erano i suoi maestri presso la Facoltà di Lettere
                e Filosofia dell’Università di Palermo: a parte Francesco Ercole, con il
                quale consegui la laurea con una tesi sulla vita di Michele Amari, egli
                ricordava con molto affetto soprattutto il paleografo Carlo Alberto Ga-
                rufi e lo storico dell’età antica Gaetano Mario Columba, due insigni
                maestri del nostro Ateneo alla cui memoria la Facoltà di Lettere e Fi-
                losofia ha voluto meritatamente dedicare due aule. Grazie a loro, Tras-
                selli, che intanto in compagnia della madre aveva cominciato a fre-
                quentare la Biblioteca Filosofica fondata da Giuseppe Amato Pojero,


                   53  Intervento di apertura in occasione della commemorazione di Carmelo Trasselli
                (Aula  Magna  della  Facoltà  di  Scienze  Politiche  dell’Università  di  Palermo,  primavera
                1982)



                Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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