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Ricordando Carmelo Trasselli                                     221


                    Sapori, Federico Chabod, Franco Borlandi ... È ciò che io mi sono per-
                    messo di dire assai sovente e da lungo tempo ... È ciò che io ripeto,
                    ogni volta che ne ho l’occasione, con la certezza di avere pienamente
                    ragione. Solo Carmelo Trasselli, ostinato nella sua modestia o rifugiato
                    dietro il suo sorriso, finge di non intendermi. Ma egli ha torto. Per-
                    tanto, avendo l’onore e il privilegio di scrivere le prime righe di questo
                    libro d’oro, io sono deciso a prendermi la mia rivincita in tutta fran-
                    chezza e serenità».
                       Braudel scriveva il 15 settembre del 1980, quando Trasselli era an-
                    cora in vita e nessuna pensava alla sua prossima fine. Le parole di
                    Braudel non sono perciò dettate dall’indulgenza per un amico scom-
                    parso, ma facevano parte della premessa agli "Scritti in onore di Car-
                    melo Trasselli", la cui pubblicazione è però avvenuta con notevole ri-
                    tardo, quando il Maestro era già scomparso da due anni .
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                    Giuseppe Quatriglio, INTERVISTA A ORAZIO CANCILA

                                                            DOI 10.19229/1828-230X/54162022

                       D. Carmelo Trasselli era uno storico pressoché sconosciuto al grande
                    pubblico. Autore citatissimo da coloro che si occupano di storia della
                    Sicilia, non ha avuto circolazione tra i non addetti ai lavori. I suoi studi
                    raramente sono apparsi in libreria. Perché?
                       R. L’attività scientifica di Trasselli è nata e si è sviluppata nell’am-
                    bito degli Archivi di Stato a contatto diretto con le fonti documentarie,
                    ma molto lontano dalle Università e quindi dal numeroso pubblico de-
                    gli studenti. Il suo campo di studio aveva poi scarsi cultori a Palermo
                    e in Sicilia, perché l’attenzione della storiografia ufficiale continuava a
                    concentrarsi  sugli  aspetti  politici  e  istituzionali  della  nostra  storia
                    piuttosto che sulle vicende economiche e sociali. Ciò ha contribuito
                    notevolmente ad accentuare il suo isolamento in Sicilia, non però nel
                    continente e all’estero dove era molto conosciuto e apprezzato. Fer-
                    nand Braudel, nel suo ultimo libro da qualche settimana in libreria,
                    ha per lui parole molto belle .
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                       Per quanto riguarda la scarsa circolazione dei suoi studi, c’è da ag-
                    giungere che – a causa delle particolari condizioni in cui era costretto
                    a operare – egli non ha mai trovato, se non per gli ultimissimi lavori,
                    un editore coraggioso. È perciò che – a parte la monumentale Storia


                       56  G. Motta (a cura di), Sudi in onore di Carmelo Trasselli, Rubbettino, Soveria
                    Mannelli, 1983.
                       57  F. Braudel, Civiltà materiale, Economia e capitalismo (secoli XVI-XVIII). III. I tempi
                    del mondo, Einaudi, Torino, 1982.


                                                 Mediterranea - ricerche storiche - Anno XIX - Aprile 2022
                                                           ISSN 1824-3010 (stampa)  ISSN 1828-230X (online)
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